La storia che vi stiamo per raccontare non è la più clamorosa mai sentita, ma tra infiniti ricorsi, strafalcioni giudiziari, cieca burocrazia e tanti soldi spesi, è un fedele paradigma di come certe degenerazioni della macchina-stato possano produrre mostri che rendono la vita impossibile a persone oneste.
Salvatore ha 45 anni, vive a Giardini Naxos (ME) dove lavora come geometra. Naturalmente, è anche un appassionato di poker, membro da molti anni del forum di Assopoker (con il nickname "Metape") e tra i pionieri del movimento pokeristico siciliano."La mia associazione fu la prima ad avere una sorta di autorizzazione scritta dalla questura, ma anche tra le prime a sospendere le attività dopo la famosa circolare del 09-09-09", ricorda.

Come per moltissimi di voi, la passione per il poker è per lui anche un'occasione per staccare periodicamente dal lavoro e concedersi una vacanza-gioco con un gruppo di amici. O almeno lo è stato, perchè da circa 4 anni le cose sono parecchio cambiate.
"Nel dicembre 2011 mi arrivano due convocazioni da parte della sede provinciale di Messina dell'Agenzia delle Entrate, per fornire chiarimenti in merito a vincite che avevo conseguito all'estero. Mi reco presso l'ufficio dichiarando che effettivamente avevo vinto, ma che per la partecipazione avevo sostenuto spese di viaggio oltre ai buy-in eccetera. Non danno alcun peso a quello che dico, se ne infischiano e mi mandano una cartella di pagamento per circa 20mila euro su un totale di 28 mila che avevo vinto negli anni 2008 e 2009."
Quindi inizia l'odissea, un'infinita trafila tra avvocati e commercialisti, con spese che ovviamente vanno lievitando. Salvatore si rivolge a un legale esperto in materia, che però vive ed opera molto lontano dalla Sicilia, con conseguente aumento dei costi da sostenere.
Scocca l'ora del primo ricorso in commissione tributaria provinciale. "Essendo il legale fuori sede, per le notifiche si appoggia su un commercialista da me indicato, ma per un difetto di notifica non riesco a presenziare all'udienza per l'esame della causa. Nonostante ciò, nel febbraio 2013 la commissione accoglie in parte il ricorso, annullando le sanzioni ma rigettando tutto il resto e compensando le spese."
Il particolare divertente – che potete notare dalla schermata qui sotto – è che nelle sentenze i giudici travisano i fatti in maniera piuttosto grossolana, parlando di poker online quando la contestazione avrebbe dovuto riguardare esclusivamente delle vincite live.

Si arriva ad ottobre dello scorso anno per il ricorso alla commissione regionale. Nel frattempo si sono susseguite diverse sentenze favorevoli ai giocatori, ma a risultare determinante sarà la sentenza della corte europea sul caso Blanco-Fabretti, ovviamente allegata dal legale del nostro amico nel ricorso che, mentre scriviamo, è tuttavia ancora pendente....
Ad ogni modo, la sentenza-Blanco pareva avere rischiarato un po' il panorama e rasserenato le prospettive di Salvatore e altri nelle sue condizioni. Ma...
"Nello scorso settembre mi arriva una ulteriore convocazione dell'AdE, che mi chiede di fornire chiarimenti in merito alle vincite dell'anno 2010. Io mi reco col mio legale presso la loro sede e produco la sentenza della corte Europea. Risultato? Ad oggi non ho alcuna notizia..."
Ma al peggio non c'è mai fine, e allora arriviamo al mese scorso: "A novembre mi arriva la cartella esattoriale inerente i primi due accertamenti (2008 e 2009), con intimazione al pagamento per evitare il fermo amministrativo della mia auto." Inutile dire che ogni tentativo di bloccare il pagamento è stato vano: Salvatore decide – suo malgrado – di mettere mano alle tasche e "pagare per aspettare".
In tutto questo, Salvo ha naturalmente dovuto accantonare la sua passione per il poker, scoraggiato dalle vicende che si era trovato a dover affrontare. In questi anni ha cercato di capire se si potessero unire le voci di tanti giocatori in condizioni simili, ma scontrandosi con la scarsa propensione del pokerista a fare fronte comune: "Andai a una "Notte degli Assi" a Sanremo proprio per capire come stessero agendo gli altri e se si potesse fare qualcosa insieme contro queste ingiustizie. Mi accorsi che c'era poco da fare, anche se per fortuna quella volta le cose andarono discretamente, sotto il profilo pokeristico..."
Salvo arrivò al secondo posto a un side event da 1.100€, dietro a un certo Filippo Candio. Undicimila euro che però non compensano minimamente tutto il denaro – e la salute, come si dice – perso in questi anni dietro alle sorde pretese di uno Stato che a volte fa proprio di tutto per non farsi amare.