Daniel Negreanu è senza dubbio uno dei giocatori più cordiali e posati del circuito, ed è forse per questo che ha suscitato una certa sorpresa vederlo su tutte le furie alle WSOP, durante il Limit Hold'em Championship vinto poi dal suo connazionale Daniel Idema.
Il pro di PokerStars sembrava lanciato verso il tavolo finale, quando una serie di mani piuttosto sfortunate hanno compromesso il suo stack e quindi il suo risultato, vedendolo finire al 27esimo posto, piazzamento che dal punto di vista di “KidPoker” assomiglia molto ad un fallimento.
La sua eliminazione ha assunto contorni paradossali, con Daniel che finisce all-in su flop j j q con a q e Tam Hang che lo chiama con 10 9 , scoprendosi vincente dopo che al turn cade il j ed al river il k . Una bad beat niente male, ma non è questa che ha scatenato la rabbia di Negreanu.
La mano incriminata è infatti una di quelle che lo ha reso short stack, nella quale in un piatto 3-bettato il canadese chiama per tre streets su board q 2 2 4 10, ma quando allo showdown il suo avversario gli mostra q 10 Daniel si alza di scatto, facendo rovesciare la propria sedia e strappandosi le cuffie dalla testa, che sbattute a terra finiscono in mille pezzi, fra lo stupore generale.
Un momento di frustrazione che, seppure non consono a un samurai, rende anche un grande campione come Daniel molto umano e quindi ampiamente comprensibile per questo, lasciando trasparire fra l'altro quanto ci tenga ad ottenere nuovi importanti risultati alle WSOP, qualora servisse una conferma in questo senso.
Per adesso, Negreanu non è riuscito a piazzare acuti degni delle sue ambizioni in questa edizione delle World Series, e man mano che i tornei si fanno sempre meno è normale che in lui cresca il desiderio di ottenere risultati di rilievo. Naturalmente, auguriamo a Daniel di saper trasformare quella rabbia in una determinazione che possa spingerlo là dove vorrebbe: le carte dovranno fare la loro parte, ma siamo certi che Negreanu per quanto lo riguarda non si tirerà certo indietro.