David “Chino” Rheem rischia di essere escluso dalle future tappe della Epic Poker League, a meno che non ripiani in toto i debiti accumulati di cui si era venuti a conoscenza negli stessi giorni in cui lo statunitense andava a vincere il primo Main Event.
In realtà, stando a quel che si può leggere su 2+2 sull'argomento, l'ambiente del poker sapeva da tempo del vizio di Rheem di lasciare forti conti in sospeso: l'improvvisa ribalta del suo nome e l'eco che hanno avuto i suoi debiti hanno tuttavia cambiato le carte in tavola.
Non si può infatti pensare che - per un circuito appena nato, che fa partecipare solo giocatori invitati e solo se ritenuti all'altezza – un primo campione come quello dipinto dalla cronaca recente sia il migliore fra i testimonial possibili.
La Epic Poker League si è data infatti una sorta di codice deontologico, in base al quale può decidere tramite i suoi organizzatori di escludere giocatori non più graditi, magari perché si sono resi autori di una condotta considerata poco professionale o comunque disdicevole.
E' evidente che la direzione non poteva ignorare quanto accaduto, anche perché i debiti accumulati da David Rheem coinvolgevano giocatori di primo piano, sebbene non sia dato sapere a quanto ammontino esattamente. In ogni caso, per un giocatore che in carriera ha vinto quasi sei milioni di dollari questo sembra poco importante.
David non è ancora stato estromesso dalla Epic Poker League perché ha già mosso i primi passi in questa direzione, ma ha ricevuto una sorta di “warning”: se non utilizzerà tutte le risorse finanziare a propria disposizione per ripianare del tutto ogni debito, allora non potrà più prendere parte ad i tornei da loro organizzati.
Una mossa obbligata quindi, che qualcuno giudica tardiva ma che – non è difficile immaginarlo – in molti sperano possa almeno sortire qualche effetto...