Nel cuore dell’Europa, nelle vicinanze di Vienna e Bratislava, nel 2012 verrà inaugurata una nuova città dedicata solo al gambling ed il nome è tutto un programma: Euro Vegas, definita non a caso ‘la nuova Las Vegas del vecchio continente’, un’area destinata a cinque casinò, per assecondare la nuova passione dei giocatori europei: il Texas Hold’em e tutte le varianti del poker americano. Sarà edificata sul confine tra Austria ed Ungheria, a meno di 300 chilometri dall’Italia.
Oltre alle cinque case da gioco, è stata programmata la costruzione di un hotel di lusso, una sala concerti, un centro commerciale e una discoteca. La capitale del gambling europeo sorgerà in Ungheria, a solo 70 chilometri da Vienna, circa 200 da Budapest e sarà facilmente accessibile grazie alla vicinanza di due aeroporti internazionali (quello di Bratislava dista solo 35 km), con un proprio svincolo autostradale e una stazione ferroviaria. Sarà raggiungibile dall’Italia in meno di un'ora di volo.
Il proprietario dell’area è l’imprenditore edile austriaco Hans Asamer che ha acquisito il terreno nel lontano 1995 e guida un gruppo di 5.500 dipendenti. La gestione è stata affidata ad Hard Rock Café che già possiede diversi casinò in tutto il mondo ed in particolare a Las Vegas. La società statunitense ha programmato la costruzione del primo casinò che sarà inaugurato entro la fine del 2012 e potrà contare su una struttura moderna, in stile americano, con una mega poker room, 3.000 slot, 200 tavoli da gioco ed una sala per le scommesse sportive. Sono avviate trattative anche con altre major del Nevada per le altre quattro licenze disponibili.
Per quale ragione le multinazionali americane hanno deciso di investire in Europa, nonostante una flessione del gaming live? I motivi sono diversi: la crisi ha messo in ginocchio Las Vegas e Atlantic City e tutto il mercato a stelle e strisce. A Macao (capitale asiatica del gambling) invece la concorrenza è oramai prossima alla saturazione (nonostante le entrate record) e non vi sono, al momento, altre concessioni disponibili. Inoltre colossi come Las Vegas Sand sono già ben presenti nell’area (Singapore oltre che nell’ex colonia portoghese). La società di Sheldon Aldeson, ad esempio, ha dichiarato nei mesi scorsi, di voler investire in Francia e in Italia, a testimonianza che il mercato europeo interessa molto. Inoltre, in Europa Centrale, le slot machine e il poker sono la fonte di maggiore entrate per i casinò. In flessione invece sono i giochi francesi. I casinò tradizionali sono in netta flessione, prevale invece il modello stile Las Vegas.
Caesars Entertainment (la nuova denominazione di Harrah's) doveva costruire una mega struttura per l’intrattenimento ed il gioco a Nuova Gorica, in Slovenia, al confine con l’Italia ed in partnership con il gruppo Hit, ma la ‘burocrazia’ ha bloccato il progetto da centinaia milioni di euro. La multinazionale statunitense è ritornata alla carica in questi mesi e sembra intenzionata ad acquisire, per 62 milioni, il pacchetto di controllo della società slovena (di proprietà del Governo) che sta vivendo una preoccupante crisi gestionale ed anche nel 2010 chiuderà con perdite rilevanti. Ma nei prossimi anni le luci della ribalta saranno tutte per Euro Vegas, a tal punto che l'esecutivo austriaco si è già preparato ad affrontare la scomoda concorrenza: ha abbassato per le case da gioco la pressione fiscale dal 48% al 30% ed ha sancito la fine del monopolio di Casinò Austria (con dodici sale), allargando il numero di concessioni e aprendo le porte anche ad investitori stranieri.