Tale comportamento non è coerente con le regole e con la filosofia di PokerStars, sempre ispirata alla massima trasparenza."
Ed allora ricapitoliamo un pò l'accaduto: due settimane fa, Candio si trovava a Campione d'Italia per disputare l'Italian Rounders Poker Tour. Molti blog (compreso assopoker) erano presenti all'evento, e quindi Filippo era come al solito tra i più fotografati. Accade però che, in concomitanza con il Main Event di Campione, molti utenti di tutti i forum di poker notano che l'account di Candio ("FCandio", ndr) su PokerStars.it sta giocando un buon numero di sit&go sulla celebre piattaforma. Il tam tam cresce, e un gran numero di mail iniziano ad essere inviate al supporto di PokerStars, chiedendo di andare a fondo nella vicenda: come è noto, non è possibile far giocare altre persone con il proprio account, e il recente caso "MISONOILLUSO" (anche se differente in termini e natura, ndr) rappresenta un fresco precedente in materia.
Le indagini sono andate avanti, PokerStars ha accertato la violazione al regolamento, ed ha preso i provvedimenti che ha ritenuto opportuni. Sfuma così per Candio il contratto di sponsorizzazione con una poker room prestigiosa come PokerStars.it, che inoltre sospende l'account del pro sardo per un lungo periodo.
La legge è uguale per tutti dunque e, almeno nel poker, non fa sconti a nessuno. Questo potrebbe essere il commento sintetico su quanto accaduto, e che ovviamente ciascuno di noi - in quanto poker player o utente, che dir si voglia - accoglie questo provvedimento con la soddisfazione di chi si sente tutelato da comportamenti illeciti altrui.
A chi scrive però risulta difficile non pensare allo stato d'animo di un ragazzo che vede il proprio sogno sfaldarsi nelle sue stesse mani. "Chi è causa del suo mal pianga sè stesso", si dice in queste situazioni, ma quella di Filippo appare più che altro una imperdonabile leggerezza, una di quelle tante volte in cui l'esuberanza giovanile fa fare alcune cose senza pensare alle possibili conseguenze.
Chi ha sbagliato paghi, allora, ma vorrei non ci si abbandonasse a odiose gogne di piazza. Candio era e rimane un potenziale campione: la speranza - per lui - è che questa brutta esperienza lo faccia crescere e ce lo riconsegni più maturo e, possibilmente, ancora più forte. La storia di Brian Townsend insegna...
Domenico "Stee Catsy" Gioffrè