Il team di PokerMagia è appena tornato dalla trasferta in California: i grinder della nota scuola di poker hanno visitato Hollywood e gli Studios ed hanno anche trovato il tempo di una bella partita al Commerce. Di ritorno a Las Vegas, abbiamo parlato con il 22enne torinese Gianluca Manitto (nella foto in basso al centro, con accanto Paschetta e Dosso), reg in Italia su PokerStars e iPoker, che ci ha raccontato un po’ di cose interessanti sulla città delle luci: dall'action ai migliori locali e ristoranti notturni.
Cosa ti ha colpito di Las Vegas in queste prime settimane?
E’ già passato un mese, siamo a metà percorso e devo dire che, come mi aspettavo, il tempo è volato. La città è davvero particolare, un'estremizzazione del lusso, del gioco e del divertimento sotto ogni punto di vista, un parco giochi in mezzo al deserto che non può che affascinare un giovane poker player come me che fa delle sue passioni il proprio lavoro e che qui trova tutto ciò che desidera.
In che casinò hai giocato?
Ho giocato prevalentemente al Bellagio, anche se ultimamente ho alternato giorni di sessione all'Aria e anche al Venetian.
Ti aspettavi un'azione del genere?
L'action non manca mai, si trovano almeno un paio di tavoli al NLHE 2$/5$ anche a notte fonda e alle prime ore del mattino, insomma, c'è la possibilità di giocare 24 ore al giorno.
Che differenze ci sono rispetto al cash game online italiano?
Rispetto all’ online la differenza è enorme, la maggior parte dei tavoli è frequentata da turisti e da persone che vengono per passare una serata all'insegna del gambling. Il limp è all'ordine del giorno e vedersi il flop è obbligatorio, così come inseguire i draw indipendentemente dalle odds. Il 90% dei giocatori commettono errori che online, specialmente dal NL100 in poi, si vedono raramente e, soprattutto, sono veramente facili da exploitare. In tarda notte poi è ancora meglio, con la variabile alcool che spesso prende il sopravvento, rendendo la partita ancora più frizzante e profittevole.
I locali notturni più interessanti?
Per quanto riguarda la vita extra poker sono un ragazzo che ama uscire, mangiare fuori e andare a ballare, per adesso il locale che più mi è piaciuto è il Marquee, la discoteca del Cosmopolitan ,ma devo dire che anche l'Xs all'Encore Wynn, con l'enorme piscina in mezzo ai grattacieli, ha il suo fascino.
Abbiamo capito la tua passione per le discoteche, ma sei anche una buona forchetta? Ristoranti?
Parlando di ristoranti proverò sicuramente la steak house di Joe Bastianich, mentre consiglio a chi capita da queste parti di andare a mangiare all'”hamburgheria” di Gordon Ramsey, con 30 dollari si mangiano hamburger, patatine e si beve una birra artigianale, locale decisamente alla moda, ingredienti superlativi, l'hamburger più buono che io abbia mai mangiato.
C'è stato un episodio curioso che vuoi raccontarci o una mano particolare?
Più che una mano, ho un'interessante doppio spot da raccontare, capitatomi al 2$/5$ dell'Aria contro un regular del livello. Nella prima mano apre lui utg a 15 e io decido di flattare Q-Q da cutoff. Siamo in heads-up e chiamo la sua c-bet a 25 su flop K-5-9 con due cuori. Turn 2 picche, lui check io check back, river 9 lui check a ancora e io decido di valuebettare 50 su pot 80, per farmi herocallare. Lui chiama butta nel muck dicendomi nice bet dopo aver visto QQ.
La seconda?
Poche mani dopo flatto una sua apertura con A-2 di quadri, sono sempre in posizione e siamo ancora in heads up. Il flop è A-A-2 con draw a cuori, chiamo la sua c-bet a 25. Turn Q checka e, avendo già un plan preciso per il river, checko dietro. River 4 che non chiude draw a cuori e, dopo suo check, sfruttando l'immagine che mi ero creato nella mano prima, decido di overbettare a 150 su pot 80, trovando ancora una volta il suo call, questa volta con 10-10 (almeno così mi ha detto dopo). Giro A-2 e ricevo ancora una volta i complimenti per la bella mano giocata.