I legali di Full Tilt Poker hanno rivelato al quotidiano Los Angeles Times che nella giornata di ieri, giovedì 30 giugno, è stato siglato un accordo con una cordata di investitori europei per l’acquisizione del pacchetto di controllo della società Pocket Kings che gestisce i diritti di marketing della red room, e ne è indirettamente un ramo aziendale.
Con il ricavato dell’operazione di dismissione, gli avvocati hanno garantito che saranno rimborsati i giocatori americani (per circa 150 milioni di dollari).
I professionisti – secondo il giornale californiano – hanno voluto parlare in forma anonima e mantenere la massima riservatezza sui nuovi acquirenti, a causa delle accuse mosse dal Dipartimento di Giustizia di Manhattan. D’altronde negli USA la situazione è in evoluzione, si preannuncia esplosiva e richiede la massima cautela. Ma i legali che rappresentano Full Tilt Poker hanno svelato i termini di questa operazione, per rassicurare i players americani e non solo, dopo la sospensione della licenza che rende inaccessibile la room anche dall’Europa e dal Canada.
Proprio sul provvedimento della Alderney Gambling Commission è emerso un particolare singolare: sul forum americano TwoPlusTwo, in tempi non sospetti e con largo anticipo, un utente aveva previsto proprio per il 29 giugno la sospensione della licenza da parte della red room, consigliando a tutti i giocatori europei di fare cash-out. Nessuno però ha creduto al 'ben informato' ma il tempo gi ha dato ragione.
Con ogni probabilità, anche chi stava trattando Full Tilt Poker in queste settimane, era al corrente del probabile distacco online di Tilt. L’accordo siglato poche ore fa, infatti prevede la risoluzione dei noti problemi legali che stanno coinvolgendo il gruppo irlandese: il ricavato della vendita della maggioranza delle quote azionarie sarà impiegato anche per il maxi risarcimento richiesto dal Governo statunitense. Il Dipartimento di Giustizia ha avanzato una domanda per 3 miliardi di dollari nei confronti di PokerStars.com, Full Tilt Poker, UB.com e Absolute Poker.
Importante dichiarazione anche da parte dell’avvocato di Phil Ivey, David Chesnoff: “Il mio cliente è pronto a ritirare la denuncia nei confronti di Full Tilt Poker, se riscontrerà la volontà della room di pagare i giocatori”. Da parte di Ivey è un importante segnale di apertura.
Se le indiscrezioni verranno confermate, Jack Binion con ogni probabilità si ritirerà dalla trattativa ma non è detto che non possa acquistare le rimanenti quote societarie, con l’uscita di scena definitiva degli azionisti storici. D'altronde i colpi di scena sono all'ordine del giorno e nelle prossime ore tutto può ancora accadere.