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Hall of Fame: Seidel e Harrington nel mito

Erik-SeidelConta ancora la parola di Doyle Brunson nel mondo del poker? Se avete dei dubbi rileggetevi le parole di Texas Dolly scritte dieci giorni fa nel suo blog. ‘La Leggenda’ sponsorizzava l’ingresso di Erik Seidel nella Hall of Fame, a discapito di top players come Phil Ivey e Daniel Negreanu. E così è stato. A fare compagnia al vincitore di otto braccialetti delle Word Series of Poker, un altro grande personaggio: Dan Harrington, campione del mondo nel 1995 ed autore di alcune pubblicazioni di strategia molto famose. Saranno incoronati al Rio di Las Vegas l’8 novembre.

Il Governing Council della Poker Hall of Fame, del quale Brunson fa parte, non ha esitato ad esprimere la propria preferenza per Erik Seidel che alla fine è risultato il candidato più votato tra i dieci finalisti. Ci sono molte coincidenze tra i due nuovi membri: entrambi sono nati come giocatori di backgammon ed inoltre hanno affinato la loro tecnica pokeristica nel mitico Mayfair Club di New York.  “Sono onorato di essere eletto nella Hall of Fame ed un bonus extra per me è entrare in questo esclusivo club con Dan Harrington” ha commentato con la sua consueta flemma Seidel. “Abbiamo iniziato insieme e siamo sempre stati dei buoni amici. Il nostro gioco lo abbiamo affinato al Mayfair”.

“Ho una grande considerazione per molti membri della Poker Hall of Fame, ho giocato contro di loro, nel corso degli anni ed è un vero privilegio essere in grado di unirsi a loro". Seidel è considerato un gentlemen del poker e la sua folgorazione per questo gioco è stata quando negli anni ’80 faceva l’agente di borsa a Wall Street. Dopo la crisi del mercato azionario del 1987, si è trovato senza lavoro ma è stata la sua fortuna: da quel momento è iniziata una delle carriera più brillanti di tutti i tempi. Ha vinto dieci milioni di dollari solo nei tornei, otto braccialetti WSOP: il primo nel 1992 e l’ultimo nel 2010.

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Dan-HarringtonSe la candidatura di Seidel era considerata molto forte, anche per le parole di Doyle Brunson, la nomina di Dan Harrington ha sorpreso alcuni critici, soprattutto perché nelle ultime settimane la sua candidatura era stata tenuta a basso profilo. Tuttavia sono in molti a considerare l’ingresso di “Action Dan” come meritato a coronamento in una carriera fantastica. Ha iniziato a giocare a poker all’Università di Harvard e da ragazzo era solito giocare contro Bill Gates, il fondatore di Microsoft. Per 25 anni è stato un giocatore di livello mondiale. Una mente geniale la sua: oltre a vincere milioni al tavolo, si è rivelato un ottimo uomo d’affari ed autore di alcuni libri (in particolare la serie "Harrington on Hold'em") che fino a qualche anno fa erano considerati come un punto di riferimento per il live.

Seidel ed Harrington hanno battuto una concorrenza a dir poco titolata. Gli altri otto finalisti erano Chris Ferguson, Barry Greenstein, Jennifer Harman, Phil Ivey, Linda Johnson, Tom McEvoy, Daniel Negreanu e Scotty Nguyen.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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