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Il bluff di Dwan e Galfond sul cash-out dei players USA

tom-dwanTom Dwan e Phil Galfond hanno su Full Tilt Poker oltre un milione di dollari circa. Lo ha rivelato durrrr sui social network qualche giorno fa, in tempi non sospetti: "io e Phil rischiamo di perdere un milione ma le probabilità che accada sono molto basse, meno del 10%". Nonostante la cifra importante, i due giocatori statunitensi hanno ostentato la massima tranquillità, dichiarando di essere fiduciosi sulla solvibilità della poker room e la sicurezza dei loro soldi.

Il black-Friday sembra non aver scalfito la loro fiducia al punto da arrivare a dichiarare che erano disposti a garantire il cash out dei giocatori americani. Galfond su Twitter ha promesso: “Tutti stanno andando nel panico in modo eccessivo, anche se li capisco. Dobbiamo stare tranquilli perché ci ridaranno il nostro denaro. Sono disposto a garantire un milione di dollari sui pagamenti di Full Tilt Poker e PokerStars. Dobbiamo avere pazienza perché ci vorranno un paio di mesi”. E da questo particolare si comprende come Galfond fosse a conoscenza delle evoluzioni della vicenda e delle trattative segrete.

In un secondo messaggio postato dal player newyorkese, un’ulteriore rassicurazione: “Non c’è necessità di rivendicare i due milioni di dollari da me e Tom Dwan. Troveremo il modo più ragionevole per distribuire il denaro”.

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I due players hanno come bluffato con i giocatori: sapevano benissimo che non avrebbero mai dovuto arrivare a tanto o perdere la faccia con false promesse. Si trattava di una vera bufala. In realtà erano a conoscenza delle trattative tra PokerStars.com, FullTiltPoker.com ed il Dipartimento di Giustizia per garantire la restituzione dei soldi dei giocatori, con l’avallo del Governo. Ed alla fine è uscito puntuale l’accordo che tutela i players made in USA.

Full Tilt Poker ha fatto sapere che le operazioni di cash-out avverranno con successo ma in tempi relativamente lungi: al momento, negli Stati Uniti, non vi è ancora un canale autorizzato per i pagamenti ma sotto l'ombrello dell'Esecutivo si troverà la soluzione tecnica adeguata. Il Dipartimento di Giustizia, nel suo secondo comunicato, ha fatto sapere che i conti bloccati riguardano le poker rooms, gli amministratori e gli intermediari. "I fondi dei giocatori non sono stati toccati" ha assicurato il dipartimento di New York.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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