La vita di Jonathan Duhamel è cambiata, capovolta nel volgere di una sola settimana. Abituato alla quiete di Boucherville, negli ultimi giorni ha iniziato un tour da Toronto a Montreal per celebrare il primo titolo del Main Event WSOP di un giocatore canadese. “E’ incredibile – rivela – da Las Vegas non sono ancora riuscito a raggiungere casa. Da sette giorni faccio solo interviste”.
Da player anonimo di cash game online a celebrità mondiale: “il suo nome diventerà familiare, sono stato ieri a Montreal e Jonathan non riusciva a camminare per la strada, lo fermavano tutti” ha commentato Geoff Fardy, responsabile marketing per il Canada di Pokerstars. Con la room dalla picca rossa Jonathan ha firmato un contratto di sponsorizzazione di un anno. Al Main Event, il talento del Quebec, si era qualificato online, vincendo un satellite, sette anni dopo un suo illustre predecessore: Chris Moneymaker.
Grazie alla sponsorizzazione con Stars, il 23enne parteciperà ai più importanti tornei: “Ho intenzione di dedicarmi anche al gioco live e nel prossimo anno, viaggerò per tutto il mondo”. In questi giorni ha donato 100.000$ ad un’associazione benefica di Montreal: la Canadiens 'Children's Foundation.
Il ragazzone canadese è diventato in un sol colpo ricco e famoso. Prima di diventare un giocatore professionista online (grinda i tavoli 5$/10$), ha fatto il panettiere e lavorato in un negozio di generi alimentari. Da una settimana, il suo “problema” principale sarà quello di gestire un patrimonio importante superiore agli 8,9 milioni di dollari. Non dovrà trascurare alcuni aspetti fondamentali come quello fiscale. “Per i giocatori canadesi – rivela Duhamel – è prevista un’aliquota alla fonte del 30%. Lo sapevo già prima dell’inizio del torneo. Fa parte del gioco, ma sono felice lo stesso: non potranno prendersi il 30% del mio braccialetto”. Dovrà quindi versare all' Erario una cifra vicino ai 2,67 milioni di dollari, ma tra oneri vari e costi accessori potrebbe sfiorare i 3 milioni.
L’ultimo a dover pagare un conto salato al fisco del proprio paese è stato il danese Peter Eastgate, vincitore del Main Event del 2008. In Canada le vincite derivanti dal gambling sono esenti ma Duhamel potrebbe comunque attirare le attenzioni del fisco canadese, esercitando la propria attività in maniera professionale. Un aspetto che è sempre più all’attenzione dell’erario di diversi paesi occidentali. Non a caso alcuni top players, come Patrik Antonius, hanno deciso di mettersi al riparto da eventuali imprevisti: il fuoriclasse finlandese, ad esempio, ha preso residenza a Montecarlo per sfuggire alla scure del fisco finlandese.
Il problema della tassazione sulle vincite sta diventato sempre più frequente a livello internazionale (e comunitario) in particolare per i giocatori professionisti. Il carattere della 'professionalità' è sempre più dibattuto tra gli esperti 'fiscalisti' ed è lecito e domandarsi come sarà in futuro disciplinata una materia così complessa e redditizia per le casse dello Stato, non solo per il gioco live ma anche online.