Poker online
Il poker online come sappiamo si evolve rapidamente, con nuovi giocatori di successo che continuamente affiancano e cercano di superare i campioni già noti: è il caso di Kyle Julius, giocatore statunitense venuto recentemente alla ribalta dopo i successi ottenuti come “KJulius10“.
La storia di Kyle ricorda quella di molti altri giovani professionisti del poker Texas Hold’em, capaci di bruciare ben presto le tappe. Promessa del basket universitario statunitense, uno sbocco fin troppo prevedibile per lui che è originario di Chicago, nell’adolescenza come molti suoi coetanei comincia ad interessarsi seriamente al gioco del poker, ottenendo in breve tempo risultati eclatanti.
Grazie al cash game, ad appena diciotto anni vantava già un bankroll pari a 100.000 dollari, denaro che tuttavia non fece una bella fine. Infatti, quando si è giovani quanto talentuosi il rischio è di non riuscire ad imparare la disciplina finché non si sono provate sulla propria pelle le conseguenze di una cattiva condotta. Kyle brucerà gran parte di quel denaro sfidando in heads-up professionisti del cash game high stakes, scrivendo così un epilogo amaro sulla prima parentesi della propria carriera.
Ricomincia dedicandosi prevalentemente agli MTT, e le cose vanno meglio, tanto che diventa ben presto un professionista al pari del fratello Ryan. Nonostante i frutti del suo gioco inizino a farsi interessanti già nel 2008, è lo scorso anno che “KJulius10” ha decisamente fatto il botto, vincendo nel solo 2010 ben 770.000 dollari, somma maturata quasi esclusivamente grazie ad i tornei online.
In agosto ha infatti vinto l’evento delle FTOPS di No Limit Hold’em 6-max con rebuy, aggiudicandosi così 160.000 dollari, mentre un mese più tardi è giunto secondo nel 1.000.000 $ Guarantee di Full Tilt Poker, vincendo una somma analoga. Come se non bastasse, in gennaio si è aggiudicato anche il “Sunday 500” di PokerStars, per altri 87.000 $.
Se una striscia di risultati simili non la si ottiene senza la giusta dose di fortuna, è evidente che per conseguirla lo statunitense ha dovuto rivedere anche qualcosa del proprio gioco: “Non ho mai avuto troppe difficoltà nel costruirmi uno stack importante, salvo poi dilapidare tutto nelle fasi cruciali. Quando ti accade troppo spesso, è chiaro che qualcosa non va. Ho così smesso di aggredire indiscriminatamente, riscoprendo che un gioco più chiuso in certe fasi è lo stile più corretto da seguire”.
Le sue vincite complessive in carriera sono quindi schizzate oltre il milione di dollari: un risultato eccellente, che tuttavia non deve ingannare. Dice infatti Kyle: “I miei amici credono che stia vivendo una sorta di sogno, ma dedicarsi completamente al poker non è semplice. Nei tornei in particolare, i premi importanti sono riservati spesso ai primi cinque classificati: se quello che ottieni non sono altro che piazzamenti marginali, il poker non può diventare la tua professione”.
E nonostante i suoi passi in questo mondo siano certamente all’inizio, Julius non perde tempo e pensa già al dopo: “Sto cercando di imparare a come amministrare ed investire le mie vincite, perché nonostante non riuscirei a vedermi svolgere un lavoro routinario non voglio neppure essere un professionista di poker per tutta la vita”. Tuttavia, quando si hanno vent’anni l’intera vita è davvero un sacco di tempo: nulla vieta pertanto, nel frattempo, di continuare a mettere fieno in cascina…
