Jeff Ifrah, uno dei legali di Full Tilt Poker ha rivelato che, con il cambio di proprietà della red room, vi sarà una rivoluzione a livello manageriale ed i giocatori potrebbero vivere un periodo di transizione prima di poter prelevare i propri fondi.
L’avvocato è sembrato ottimista sulla risoluzione della crisi, nonostante la trattativa principale con gli investitori originari abbia subito un raffreddamento. E le sue parole, così come il recente comunicato stampa, sono state interpretate negativamente sui forum e blog statunitensi.
Il legale ha confidato a EGR Magazine che la conclusione delle trattative subirà un ulteriore slittamento. Ha inoltre reso noto che i finanzieri europei sono gli unici che hanno avviato una trattativa con il Dipartimento di Giustizia. Di conseguenza, è logico presumere, che vi sia solo una trattativa seria in corso.
Secondo le previsioni del legale, vi sarà una rivoluzione nel management di Full Tilt Poker: “la Alderney Gambling Commission ha espresso forti riserve e perplessità in merito alla precedente gestione della società, dichiarandosi preoccupata. Penso che qualsiasi investitore vorrebbe eliminare tali apprensioni e dubbi”.
Il riferimento è chiaro. Vi è quindi un problema per quanto riguarda la figura dell’attuale amministratore delegato Raymond Bitar che sembra non voler farsi da parte: d’altronde è uno dei co-fondatori storici, nonché azionista del sito e non sarà facile convincerlo a fare un passo indietro ma diversi manager hanno già fatto le valige.
L’avvocato Jeff Ifrah ha predetto che “se tutto andrà secondo i piani, l’annuncio della vendita non porterà solo nuovi proprietari ed investitori ma anche un team di gestione tutto nuovo che agirà coordinandosi con gli enti regolatori. Il rimborso dei giocatori – ribadisce Ifrah – rimane l’obiettivo principale ma presumo che vi potrebbe essere un periodo di transizione, dopo gli investimenti iniziali da parte dei nuovi acquirenti. La speranza è che i players possano prelevare e giocare il prima possibile”.
Cosa intende per periodo di transizione? Con ogni probabilità, in una fase iniziale sarà limitata la possibilità di fare cash out. Sui forum statunitensi era circolata voce, nelle scorse settimane, di un piano di rimborso che limitava la capacità di prelievo mensile per ogni giocatore.
Tra le righe l’avvocato ipotizza anche un ulteriore posticipo all’ultimatum del 15 settembre stabilito dall’Alderney Gambling Control Commission: “tutti tengono in debita considerazione quella data. Logico che lavoriamo per concludere l’accordo entro il 15 settembre, al punto che deve essere condiviso ogni passo con l’Alderney; proprio l’ente regolatore potrebbe concedere anche un’altra proroga”.
Nonostante il comunicato stampa ufficiale e le parole dell’Avvocato, lo scetticismo tra i clienti di Full Tilt Poker rimane: la percezione dall’esterno è che la trattativa principale ed esclusiva abbia subito un brusco rallentamento.
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