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Phil Ivey

Phil Ivey e il giallo delle WSOP: "forse giocherò il Main event "

Durante una festa privata esclusiva organizzata in suo onore a Las Vegas, in una villa super lussuosa con molti ospiti, Phil Ivey ha rilasciato una interessante intervista a Pokernews, nella quale ha parlato di molti aspetti delle sue nuove iniziative da imprenditore (ha lanciato un nuovo NFT Non-fungible token), non ha voluto svelare quali saranno invece i suoi nuovi progetti nel poker, però si è lasciato scappare una interessante anticipazione: "devo ancora pensarci bene, ma forse giocherò il Main Event WSOP".

Phil Ivey
Phil Ivey durante la festa esclusiva in suo onore (photo courtesty of Pokernews - Danny Maxwell)

Dopo aver visto Doyle Brunson ieri nelle sale del Rio per il Seniors, sentire parlare in questo modo Ivey ha illuso molti appassionati di vedere i due kings del poker presenti nel torneo più importante ed affascinante dell'anno.

Sul player californiano però si infittisce il giallo sulla sua viaccinazione, perché la sua assenza dal Rio (dopo che aveva giocato con una discreta continuità nel 2019) è stata interpretata in maniera un pò sospetta. E' noto che quest'anno le WSOP siano riservate solo ai giocatori vaccinati e Ivey sia a Las Vegas da parecchi mesi. Però The King non ha giocato per sbaglio neanche un evento.

Ivey non è vaccinato? Lui stesso ha confermato seppur in modo ufficioso.

Durante lo streaming del casinò Hustler, nella seconda sessione, ai tavoli, l'amico-rivale Tom Dwan gli ha chiesto davanti alle telecamere: "Phil ma tu sei vaccinato?".

Ivey ha scosso la testa ed ha risposto con una battuta: "non sono un porcellino d'India" che suona come "non sono una cavia".

Da quel momento è parso chiaro a tutti quale fosse il reale motivo che tenesse Ivey lontano dal Rio.

Nell'intervista il player californiano stava bluffando? Oppure ha bluffato con Dwan in memoria dei vecchi tempi? Il mistero rimane: "forse giocherò il Main Event, devo pensarci bene nei prossimi giorni".

Un torneo a cui è legato parecchio: nel 2009 divenne un November Nine ma al final table deluse, chiudendo solo in settima posizione. E' stata la volta nella quale è andato più vicino ad una vittoria storica.

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Però Ivey non finisce mai di sorprendere: continua a giocare in California e a Las Vegas ed rivelato pochi giorni fa a Pokernews: "ho giocato un pò la settimana scorsa, durante le WSOP ho partecipato ad alcuni side games ed ho intenzione di continuare a giocare fino al termine".

Bisogna capire cosa intende Ivey per side games: molto probabilmente delle partite di cash game high stakes, ma è probabile in altri casinò, lontano dal Rio. Ha citato le WSOP forse solo per ricordare che in città ci sono parecchi giocatori ed è sempre un periodo particolare per i cash gamer e non solo per i torneisti.

D'altronde al Rio nessuno l'ha visto varcare le porte dell'Amazon Room.

Essendo membro della Poker Hall of Fame, durante l'intervista non ha voluto svelare chi sarà il candidato che beneficerà del suo voto: "ho già deciso ed ho un'opinione abbastanza forte sul mio voto ma non lo svelerò oggi".

E' un Ivey molto criptico.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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