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Poker e tasse: ecco gli scenari futuri per i giocatori

asa-peronaceA due anni dal terremoto in Abruzzo, il settore dei giochi in Italia ha già assicurato fondi importanti per la ricostruzione: in base al decreto convertito in legge nel giugno del 2009, i giocatori italiani – secondo i dati di dicembre 2010 - hanno versato indirettamente (la tassazione è alla fonte) 1,2 miliardi di euro per l’Aquila, superando la quota di 1 miliardo prevista per il biennio 2009/2010.

Il Governo oramai ha capito che il gaming è una miniera d’oro per l’erario e la notizia della recente indagine nei confronti di molti poker players italiani ha attirato l’attenzione anche dei media stranieri: grande risalto è stato dato negli Stati Uniti all’inchiesta ed ha parlato della vicenda il sito specializzato Tax-News.com. Anche sul nostro forum esperti avvocati, commercialisti e fiscalisti hanno sviluppato interessanti discussioni affrontando differenti problematiche.

Per chiarire alcuni aspetti sotto il profilo legale, continua il nostro viaggio con l'Avvocato del Foro di Milano, Asa Peronace, esperto in contenziosi tributari nel comparto giochi. Con lui abbiamo cercato di capire quali potranno essere gli sviluppi dell’inchiesta ancora in corso.

Alla luce del questionario inviato ai poker players, quale sembra essere lo scenario futuro più probabile in Italia? Cosa rischiano i giocatori sotto indagine?
"Fino ad ieri, il fisco – spiega l’Avvocato Peronace - non aveva posto attenzione al mondo del poker live e online. Tuttavia lo scenario si é modificato radicalmente negli ultimi anni in seguito all'enorme diffusione che il gioco sta avendo a livello nazionale, mediante il coinvolgimento delle televisioni e dei media in generale. Le notevoli  somme di denaro e i flussi finanziari riconducibili, direttamente e indirettamente, a questa nuova mania nazionale, ha suscitato l'Interesse dell’erario che ha compreso l'importanza del poker online sotto diversi profili”.

poker-tasse-italiaQuali?
“In primo luogo vi è una palese necessità di disciplinare, dal punto di vista fiscale, questo settore del gioco completamente ignorato fino a poco tempo fa. Secondariamente fare cassa, laddove vengono scoperte sacche di evasioni fiscali: si pensi alle grosse vincite realizzate  negli ultimi anni, all'estero nei vari tornei mondiali, da soggetti completamente sconosciuti al fisco”.

L’Agenzia delle Entrate dove vuole arrivare con l' indagine secondo lei?
“Il fisco vuole comprendere come tassare le vincite (in Italia e all'estero) e quei proventi che derivano dallo sfruttamento dell'immagine o dai rapporti di sponsorizzazione tra alcuni giocatori e le majors del poker. Prima di procedere ad eventuale attività di accertamento e riscossione, è obbligata  a raccogliere informazioni direttamente dai soggetti più rappresentativi del mondo del poker nel panorama italiano, mediante l'invio a quest'ultimi, di questionari ben precisi in virtù dei poteri d'indagine previsti dall'attività di accertamento. E' interessante notare che il fisco ha inviato numerosi questionari, evidenziando la richiesta di notizie e dati dal 2006 fino al 2009, ovvero per tutti i periodi di imposta soggetti ad eventuale attività di accertamento; quindi andando oltre il periodo biennale su cui si concentra normalmente (2008/2009)”.

Secondo lei i players quale comportamento devono seguire in questa fase di accertamento?
“I giocatori interessati devono rispondere ai questionari nel modo più chiaro possibile, tenendo ben presente che le risposte fornite saranno poi oggetto di precisi riscontri investigativi, mediante altri questionari a soggetti a loro collegati, con l'uso di internet e tramite l'accesso alle numerosi banche dati in uso all' amministrazione finanziaria. Quindi, i giocatori interessati devono contestualmente, preparare tutta la documentazione fiscale che potrà essere utile in sede di eventuale convocazione".

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poker-tassePer quanto riguarda i siti ed i casinò esteri, le verifiche come verranno effettuate? Il fisco italiano ha le capacità per verificare determinate situazioni anche all’estero?
“Vorrei ricordare che per quanto riguarda i paesi dell' Unione Europea vi è un immediato scambio di informazioni, senza la necessità di autorizzazioni particolari, in virtù  di direttive comunitarie e trattati firmati con la maggior parte degli Stati dell'Unione Europea. Le risposte dei giocatori saranno valutate da personale specializzato che valuterà il comportamento fiscale del giocatore dal 2006 al 2009 e più precisamente se le vincite e/o proventi sono stati completamente tassati in Italia e all'estero”.

E’ possibile fare una previsione sulla conclusione dell’inchiesta alla luce della sua esperienza professionale?
“A mio avviso ci saranno sicuramente contestazioni, sia con riferimento alla mancata dichiarazione delle vincite estere nei tornei live e, forse in alcuni casi in Italia, con il ricalcolo delle imposte evase e sanzioni relative. A tutto ciò si aggiungono le palesi violazioni alle disposizioni di cui alla D.L.167/90 e successive integrazioni (anche nel 2009), in materia di monitoraggio fiscale".

Che obblighi sono previsti in questo ambito?
“Una serie – spiega il legale del Foro di Milano - di obblighi dichiarativi degli investimenti all'estero e delle attività di natura finanziaria. Il citato D.L. ha previsto, rispettivamente agli articoli 2 e 4, l'obbligo di dichiarazione, attraverso la compilazione del Quadro RW di 3 sezioni: ovvero il giocatore che consegue vincite  (o si iscrive a un torneo con somma superiore a 10 mila) all'estero, potrebbe trovarsi nella situazione, a prescindere dalla tassazione sulle vincite, di dover comunque dichiarare al fisco, tutti i flussi di trasferimento da o verso estero e/o le consistenze di investimenti all'estero superiori a 10 mila euro nel corso dell'anno solare".

a cura di Luciano Del Frate

fine terza parte - continua

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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