Non sono servite a nulla tre decisioni (tra sentenze definitive ed ordinanze) favorevoli del Tar della Puglia: nella giornata di ieri, in un hotel di Alliste, nel Salento, i carabinieri di Casarano hanno interrotto un torneo di poker live ‘non autorizzato’, con oltre 20 tavoli aperti ed in palio alcuni ticket di qualificazione per un evento in programma a Malta.
Il satellite è stato quindi sospeso e i militari hanno identificato 213 persone, segnalando i loro nomi all’autorità giudiziaria, secondo le prime indiscrezioni raccolte dal Quotidiano di Puglia. In base però ad ulteriori ricostruzioni sembra che le forze dell'ordine abbiano solo acquisito la lista dei partecipanti e non identificato tutti i giocatori presenti. Il torneo è inoltre proseguito fino al termine.
Sempre secondo testimonianze raccolte dalla stampa locale, gli organizzatori avrebbero rispettato i limiti prefigurati dal Consiglio di Stato (buy-in massimo di 30 euro, divieto rebuy) e rievocati nelle precedenti decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale.
Pertanto, in forza del recente e consolidato orientamento della giurisprudenza penale, difficilmente vi sarà un rinvio a giudizio per le persone segnalate. Manca lo scopo di lucro (essendo il buy-in di modico valore), uno degli elementi necessari per configurare la fattispecie del reato di gioco d’azzardo. Ed è difficilmente riscontrabile anche l’alea, essendo un torneo con una struttura ben definita (il giocatore conosce le eventuali vincite e perdite prima dell’inizio del torneo, come ha ribadito il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova in un autorevole precedente nel settembre del 2010). Ma l’inchiesta è stata comunque aperta dai carabinieri di Casarano.
Sotto il profilo amministrativo la Puglia è una delle poche regioni che non condanna tale attività nonostante l’assenza di autorizzazioni dei Monopoli di Stato, prevista dalla ‘Legge Comunitaria’ del 2008.
Nella regione, l’ultimo blitz delle forze dell’ordine risale al novembre del 2010 quando furono denunciate 42 persone a Locorotondo, vicino a Monopoli. Inutile dire che il movimento del texas hold’em live in Puglia sia finito di nuovo nel caos, nonostante il TAR si sia espresso più volte a favore. La situazione è sempre più paradossale.