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Poker live: Full Tilt conferma l’interesse per il mercato italiano

Axel BaccariLe future poker rooms in Italia sono un motivo di attrazione per molti investitori, compreso uno dei colossi mondiali del poker come Full Tilt Poker, che in questi mesi è al lavoro con i Monopoli di Stato per l’acquisizione di una licenza per il mercato online.

E’ noto da tempo l’interesse della rivale PokerStars per le prossime concessioni live, Lottomatica ha confermato le proprie intenzioni non più tardi di 48 ore fa ed ora è il turno della red room uscire allo scoperto anche per quanto riguarda il THE dal vivo.

Alex Beccari, responsabile per lìItalia di Full Tilt, ha lasciato più di una porta aperta:  “Ci interessa – ha ammesso a GiocoNews – come interessa a tutte le poker room che vedono il live un ottimo veicolo per la promozione dell’online e viceversa, bisognerà capire come è stata sviluppata la legislazione, come è stato costruito il modello di mercato e poi decideremo se e come intervenire”.

Full Tilt si è sbilanciata ed ha anche indicato quale sarà lo scopo di molti operatori: il live è un ottimo strumento di promozione per l’online. Questo è un passaggio chiave, considerando che la legge introduttiva fa riferimento a puro intrattenimento e no profit, inserendo dei criteri molto rigidi – e sotto un certo profilo non del tutto economici – come il tetto massimo per il buy-in e l’obbligo di investire in locali molto ampi.
Logico che bisognerà,  prima di esprimere una valutazione finale, attendere il regolamento attuativo che però tarda ad essere pubblicato. I vertici dei Monopoli di Stato, non più tardi di tre settimane fa, avevano dichiarato che una delle difficoltà tecniche stava proprio nel calcolo del rake per le future room. Oltre naturalmente alla valutazione di aspetti fiscali di non secondaria importanza. Non a caso, il testo era finito al vaglio del Ministero delle Finanze.

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Full Tilt, come da noi anticipato, è da tempo che lavora per l’ingresso ufficiale nel mercato italiano dell’online con l’acquisto di una licenza rilasciata da Roma. E lo stop del Tar del Lazio al decreto sul cash game non ha raffreddato le sue intenzioni: “la sospensione dei lavori – ha proseguito Beccari – per l’introduzione del cash game non è senza dubbio una bella notizia, ma questo non influirà di certo sulla decisione di Full Tilt Poker di entrare nel mercato italiano, acquisendo una licenza e seguendo le regole del settore.
Come detto questa notizia non fa che rallentare i lavori per il lancio del gioco cash, ma noi seguiremo sempre e comunque le indicazioni dell’Aams e continueremo il nostro percorso avviato da tempo”.

Per Full Tilt ci sono ancora ampi margini di crescita dell’online nel nostro paese: “non parlerei di mercato saturo” . Con ogni probabilità, in autunno, entro la fine del 2010, la seconda room mondiale sarà online con una licenza italiana.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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