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Alberto "Grandealba" Russo, una storia da raccontare
Alberto Russo, conosciuto nel mondo del poker come “Grandealba”, la può raccontare a molti quando si tratta di andare a sviscerare i segreti di quello che è successo agli albori del Texas Hold’Em italiano.
Nato professionalmente proprio su queste pagine, quelle di Assopoker, il romano ha percorso tutta la trafila fin da quando, agli inizi del nuovo millennio, cominciava ad affacciarsi in Italia un’innovativa specialità pronta a sostituire il tradizionale poker a 5 carte per passare a quello con il flop, il turn e il river.
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Prima e dopo
Parliamo di un poker completamente diverso dove, lo ascolterete anche sul podcast, per caricare una foto su un portale ci volevano 15 minuti, o, al tavolo, per aprire una mano di poco valore dovevano tagliarci un braccio.
Certo, c’erano visionari di quel tempo come Gus Hansen che tra i primi aveva capito che il gioco aggressivo avrebbe dato i suoi frutti meglio di altre tecniche.
Ma la costante era il gioco tight da monetizzare nel migliore dei modi quando arrivava la mano buona.
Oggi le dinamiche sono completamente stravolte e si gioca molto più su quelli che sono gli errori dei nostri avversari, i loro stili, le loro frequenze e gli aggiustamenti, tutte cose che allora erano riservate ad un ristretto gruppo di giocatori.
Persone, luoghi e campioni
EPT Grand Final terza stagione, Dario Minieri, Dario Alioto, Luca Pagano, Cristiano Blanco, Fabio Bianchi, ed EmaDunk.
Le riviste dell’epoca, Card Player, le TV come Sport Italia, TeleCapodistria, Alberto Franceschini e Maurizio Cavalli, i primi commentatori.
E poi le dirette fiume di Alberto, gli episodi e gli aneddoti, l’incontro con Barbara Beltrami, nella foto, l’attuale moglie.
Per chi c’era e per chi ne vuole sapere di più, signore e signori, Alberto Russo.
Ascolta "La storia del Poker moderno in Italia con Alberto Russo" su Spreaker.