Sean Lind è un ex giocatore professionista di poker, che dopo alcuni anni ha abbandonato quella strada ed ha cominciato a scrivere di strategia: in uno studio pubblicato su PokerListings.com, Sean sfata alcuni dei miti più comuni legati al poker online, attraverso l’unica arma capace di metterli a nudo. La statistica.
“Ho cominciato a lavorare a questo progetto dopo aver sentito migliaia di volte qualcuno lamentarsi del fatto che la sua coppia d’assi veniva sempre scoppiata online, di come le poker room fossero programmate per ingannare le persone e cose simili”.
Sean, da giocatore, ha un approccio pragmatico e razionale a questo genere di cose, ma attraverso l’esperienza si rende ben presto conto che limitarsi ad argomentare con le parole non basti a convincere gli scettici: “Mi sono accorto che finché non avessi raccolto per conto mio i numeri raccolti direttamente dal poker online non avrei mai potuto dimostrare quanto questi miti siano falsi. In fondo, senza alcuna prova la mia parola valeva quanto la loro”.
Così, Lind fa quello che in molti sono troppo pigri – o forse non del tutto intellettualmente onesti – per fare: si è procurato un enorme database di mani di cash game giocate online e le ha analizzate statisticamente, confrontando i dati ottenuti dal suo campione con i dati statistici attesi, relativamente ad un paio di eventi.
In particolare, il suo campione era composto da 3.102.733 mani uniche, giocate su Full Tilt Poker dai limiti $ 0.25/ $ 0.50 fino al $500/ $1000. Per importarle su Hold’em Mangaer – il programma utilizzato per compiere le analisi statistiche – è servito un computer performante e cento ore non stop di elaborazione.
Per elaborare un campione ancora più grande servirebbe un computer ancora più potente, ma certo anche così non si può dire che si tratti di un sample size trascurabile: ecco dunque i suoi risultati!
Mito numero uno: "Ogni volta che ho KK cade un asso al flop"
Naturalmente, basterebbe fare riferimento ad episodi di memoria selettiva per capire quanto noi si sia portati a ricordare molto più facilmente quanto questo accada, rispetto a quando non succeda. Tuttavia, ecco i numeri: statisticamente, la probabilità di veder cadere un asso al flop quando si ha in mano KK è pari al 22,2 %, ovvero accadrà poco più di una volta su cinque.
Nel campione considerato da Sean, su 23.424 volte che KK ha visto il flop, per 4.486 volte è caduto un asso, ovvero il 19,1% delle volte, ottenendo così un risultato molto vicino (addirittura inferiore) al dato atteso.
Mito numero due: "AK perde troppo spesso contro AQ"
Si tratta della classica situazione di una mano che domina l’altra preflop, un tipico 75/25: la sensazione di alcuni giocatori è che la mano che parte sfavorita nel poker online vinca troppo spesso. Vediamo se è vero, numeri alla mano.
Nel suo database, AK si scontra preflop con AQ per 2.792 mani, nelle quali vince 2.079 volte, perde per 708 volte e solo in 5 casi c’è uno split pot. Il risultato è che AK vince per il 74,5% delle volte, andando di fatto a coincidere con il risultato atteso.
Naturalmente, quelli di Sean Lind sono solo due esempi, e magari non basta talvolta neanche l’evidenza ad uccidere il coccodrillo delle fogne di New York, ma nonostante si tratti di un esperimento limitato una cosa è certa: la statistica non conosce opinione. Che poi questa realtà possa piacerci o meno è sicuramente tutt'altro paio di maniche...