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Tapie: “rileviamo il 10% di Full Tilt, azioni offerte ai players”

bernard-tapieLaurent Tapie ed i suoi legali stanno trattando a New York con il Dipartimento di Giustizia per salvare Full Tilt Poker da un fallimento che fino a pochi giorni fa sembrava certo: dalle prime indiscrezioni sembra che il primo incontro con i procuratori sia andato bene. La trattativa può procedere su basi solide nelle prossime settimane ma il portavoce della Procura ha rifiutato di commentare gli ultimi rumors.

Vecchi soci
L’avvocato della famiglia Tapie, Behnam Dayanim, ha presentato al Wall Street Journal, il piano di rilancio della red room: Tapie sta cercando nuovi investitori ma non solo, ha chiesto ai procuratori l’autorizzazione a coinvolgere nell’operazione anche due vecchi azionisti di Full Tilt che dovrebbero partecipare alla ricapitalizzazione delle red room ma che non faranno parte – ha garantito Tapie ai procuratori – alla gestione societaria.  Dayanim fa riferimento a “due soci che hanno familiarità con le trattative”. E gli indizi conducono soprattutto a Phil Ivey che aveva già provato, nei mesi scorsi, a trovare una soluzione con un gruppo di investimento europeo.

Creditori azionisti
Il legale ha lanciato l’idea di Tapie per il salvataggio del sito: “offriremo partecipazioni ai players che vantano crediti importanti”. In poche parole, i francesi vogliono ridurre le passività, proponendo una conversione dei crediti in azioni, almeno per coloro che vantano ancora saldi importanti sui loro account. Con un colpo di spugna le maggiori esposizioni di FTP verrebbero cancellate ed il sito non sarebbe più insolvente nei confronti dei propri clienti.

bernard-tapieIncontro Doj
Dayanim ha confermato l’incontro di lunedì con il Dipartimento di Giustizia (Doj): “per andare avanti è essenziale che si trovi un accordo con il Dipartimento nel processo civile”. Chiara la strategia: il gruppo di Tapie cerca un accordo con la Procura in merito al pagamento della multa e dei fondi sequestrati, svincolandosi dai procedimenti penali nei confronti di Nelson Burtnick e Ray Bitar. E’ in corso inoltre una “due diligence” sullo stato finanziario della multinazionale. Inoltre dovrà essere risolta anche la problematica della licenza e non è detto che non possa riaprirsi una trattativa con AGCC, visto che i server ed altri asset operativi sono collocati tutt’ora sull’isola britannica.

Investimento 10%
Parole in parte confermate direttamente da Bernard Tapie a “Le Figaro”: “prenderemo solo una quota che varierà dal 5% al 10%”, proprio come Assopoker aveva anticipato prima dell’ufficializzazione dell’affare. Tapie ha voluto minimizzare l’accordo annunciato dal figlio, ammettendo solo che è stato siglata un’intesa in esclusiva ma che le trattative non sono ancora concluse. Con ogni probabilità, prima dell’incontro con i procuratori, Bernard Tapie, da vecchio squalo, ha voluto mantenere un profilo basso e giocare al ribasso.

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Manager-imprenditore
L’ex numero uno del Marsiglia, ha ammesso che se le condizioni legali lo permetteranno, saranno al suo fianco altri investitori (gruppo Partouche, ndr) ma che vi sono – al momento – degli ostacoli importanti, ad iniziare dalla multa da 1 miliardo di dollari richiesta dal Doj. In altre parole, Tapie si sta proponendo nelle vesti di manager-imprenditore, con l’investimento di una quota minima ma con le idee ben chiare e il coinvolgimento di nuovi partner (Partouche e un fondo europeo), il sostegno di alcuni di vecchi soci (Ivey?) e i players creditori che potrebbero convertire le passività in azioni. Si torna a parlare anche di altri candidati come Jack Binion che potrebbero entrare nella cordata.

isptAdidas
Tapie è specializzato in questo tipo di operazioni: rilevare società sull'orlo del fallimento, come fece con Adidas. Ad oggi, sembra che la sua società possa godere di una certa liquidità: nel 2008, grazie ad un arbitrato favorevole per la note querelle legali collegate alla società di abbigliamento sportivo tedesca, a Tapie è stato riconosciuto un risarcimento di 560 milioni di dollari.

Torneo milionario a Wembley
Tapie ha poi confermato che collegato all’affare c’è un suo ambizioso progetto: l’International Stadium Poker Tour (ISPT). Si tratta di una società (la famiglia detiene il 30%) che organizzerà tornei live all’interno dei più celebri stadi di football. Il primo evento  – come annunciato in un appassionante video in rete – si disputerà a Wembley (Londra) dal 10 al 12 maggio ed avrà un montepremi garantito di 30 milioni di dollari! 

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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