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WPT Venice – Day 3

Storia di un ordinario sabato con Venezia al centro del mondo. Nel giorno in cui, dalla citta’ lagunare, prendeva il via l’edizione numero 100 del Giro D’Italia, la prima tappa italiana del World Poker Tour viveva il suo day 3, con l’entusiasmante compito di designare i 6 privilegiati che oggi, a partire dalle ore 12, lotteranno per aggiudicarsi il primo braccialetto WPT mai assegnato in Italia, oltre ai quasi 400mila € del primo premio.

Su 36 concorrenti allo start del day 3, ben 13 erano italiani. Va da sè che strada facendo abbiamo perso qualche pezzo: nell’ordine Cusumano (appena 18enne ma già con ottima presenza al tavolo, complimenti!), Ghiura, Spinozzi, Calia, Fronzi, Ginobbi, Serenelli, Gandini, Soricaro e Domeniconi. Quest’ultimo, "tamprog" su Bwin e molte altre poker rooms online, usciva 13°.
Quindi, nonostante le numerose defezioni, giungevamo ad una situazione fantastica, con 3 italiani nei primi 12 del WPT Venice, e tra loro c’era nientemeno che Dario Minieri!

Inutile dire che il pokerstars team pro ha movimentato l’azione alla sua maniera, per la quale l’aggettivo più appropriato sembra essere "asfissiante". Così, passa da chipleader assoluto a shortstack per poi ritornare in auge. Purtroppo, due monster hands (AA e KK) "slowplayate" dallo stesso avversario, Astrom, gli hanno inferto due colpi letali, e Dario – proprio lui, il più atteso ed amato – è così il bubbleman del tavolo finale televisivo, uscendo in 7° posizione e guadagnando 48mila amarissimi euro, forse meno amari solo di quelli vinti con il terzo posto all’ormai celebre EPT Sanremo dello scorso anno.

Chiariamo subito che 48mila euro sono una cifra importante, sulla quale non è lecito fare ironie, soprattutto in tempi di crisi. Ma non si può non pensare a come sarebbe stato bello – e giusto, forse – avere Dario Minieri a combattere per il primo titolo WPT giocato in Italia!

L’uscita di Dario, però, quasi ci faceva dimenticare che abbiamo due italiani al final table di oggi!!!

Mario Adinolfi, giornalista e politico, oltre che appassionato storico di texas hold’em, arriva a questo final table da estremo outsider, ma con la consapevolezza dei propri limiti e con quella – importantissima e che può diventare una forza – di non avere assolutamente nulla da perdere. Per simpatia ed umiltà ha davvero poco da invidiare ai suoi colleghi.

Michele Slama Saad, ex-dealer, ora giocatore professionista del team Nice Hand, è arrivato al final table in punta di piedi, con il piglio del grande giocatore in pectore. Parte come "short stack", ma questo final day può essere per lui la svolta, e forse lo è già, comunque.

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Ecco il chipcount con cui si partirà oggi, da mezzogiorno in poi, per il  final table del WPT Venice powered by Bwin:

Sven Ragnar Åström – 2,161,000
Per Martin Jacobson – 1,049,000
Michael McDonald – 1,022,000
Vincent Pasdeloup– 764,000
Mario Adinolfi – 487,000
Michele Slama Saad – 459,000

E allora seguite Mario e Michele insieme a noi, nel nostro Blog Live sponsorizzato da Sisal Poker, in compagnia di Gux1979, O’Brasil e Tury, i cui video vi stanno facendo respirare l’aria di Venezia, l’aria del World Poker Tour!!! Forza ragazzi!!!!

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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