World Series of Poker 2008 vuole portare sul doppio schermo Nintendo tutte le atmosfere dei casino e dei loro lunghissimi tornei, fatti di strambi personaggi dai look più stravaganti, dalle espressioni più curiose e soprattutto dai portafogli ricolmi di verdoni. Due carte in mano, un giro di puntate...
WSOP 2008 su Nintendo World Series of Poker 2008 vuole portare sul doppio schermo Nintendo tutte le atmosfere dei casino e dei loro lunghissimi tornei, fatti di strambi personaggi dai look più stravaganti, dalle espressioni più curiose e soprattutto dai portafogli ricolmi di verdoni. Due carte in mano, un giro di puntate, tre carte sul tavolo, altro giro di puntate, river e show.
In una mano di Texas Hold’em. Molto può accadere davvero di tutto. Bluff, check, fughe tattiche e all-in sono solo alcuni esempi di ciò che accade durante un turno di gioco. Farne una trasposizione videoludica, dunque, non è così semplice. Il Texas Hold’em non è un giochino di carte, non si tratta esattamente di sviluppare il solitario di Windows.
La componente psicologica e comportamentale è un fattore importante durante il gioco, quindi andrebbe in qualche modo simulata. In alcuni titoli simili su console maggiori o su pc abbiamo trovato opzioni che permettevano al giocatore di controllare proprio queste situazioni, magari tramite comandi di bluff o espressioni facciali del nostro alter ego. Purtroppo qui non c’è traccia di nulla di simile. Questa mancanza priva di profondità una giocabilità comunque onesta: tutto è gestibile con il pennino, dai menu allo svolgimento dei tornei. Lo schermo superiore propone una panoramica del tavolo, che scrolla in orizzontale tra i vari giocatori e ne mostra con chiarezza e rapidità le azioni di volta in volta. Interessante, nel caso in cui optaste per un fold, l’opzione “skip” che velocizza enormemente l’andamento del turno, evitando i tediosi momenti morti. Tramite lo schermo inferiore si gestisce l’intera giocata: abbiamo le due carte in mano, le chips in nostro possesso e tutte le relative opzioni.
L’interfaccia è chiara, le voci poche e semplici e anche il più neofita si troverà subito a suo agio. Le puntate vanno fatte trascinando letteralmente le fiches sul tavolo, idea che aggiunge realismo. Con il pennino possiamo richiamare anche la voce “tools”, che propone una serie di interessanti statistiche sul torneo in corso e sull’intera carriera. Proprio la modalità “career” è l’anima del gioco: sfruttando la licenza ufficiale gli sviluppatori hanno riproposto i principali eventi reali. Partiremo con 1500$ e guadagnando cash otterremo l’accesso a tornei sempre più ricchi.
I “Wsop Events” seguono il tipico calendario annuale: ogni mese spetta a noi scegliere, anche in base alla disponibilità economica, il torneo a cui partecipare. I “Cash games” sono manifestazioni strettamente su invito, di cui verremo a conoscenza tramite una telefonata della nostra agente, sempre pronta a mandarci a guadagnare qualche valigia di dollari. Farsi strada nella carriera non è facile. Il livelli di difficoltà selezionabili sono tre, ma in realtà influiscono poco sull’IA della cpu, bensì regolano il numero di eventi proposti di volta in volta. Presente anche la modalità “training”. Qui trovate tutte le regole e le faq più utili per assimilare le regole di base, oltre a un tutorial in cui Phil, tramite riprese reali, ci avvicina al gioco vero e proprio. Interessante anche il “Same hand jam”, grazie al quale è possibile giocare qualche mano scegliendo le due carte da utilizzare. Probabilmente, questo materiale didattico è stato implementato per avvicinare a WSOP 2008 anche chi non è un grande appassionato del Texas Hold’em, per allargare un target altrimenti preciso. World Series of Poker 2008, grazie alla licenza ufficiale, ha nella trasposizione delle atmosfere tipiche del poker il suo più grande pregio. Si lascia giocare in modo molto immediato, sfruttando bene il pennino del DS e propone una carriera basata sugli eventi reali piuttosto lunga e impegnativa. Il difetto più grave, in ogni caso, rimane nel comparto multiplayer: la mancanza di una modalità WI-FI si fa pesantemente sentire ed è una scelta francamente inconcepibile.
Fonte: spaziogames.it