Shawn Busse scrive il proprio nome nell'albo d'oro dei braccialetti, accaparrandosi l'evento #47 di NLHE da 1,000$. Il 21enne dello stato di New York è alle sue prime WSOP, ma ha già alle spalle egregi risultati tutti conseguiti nella specialità NLHE. Nel 2009 si è piazzato 9° in un evento da 4,000$ alla tappa WPT di Venezia e 9° in un evento da 1.000£ all'EPT di Londra. Inoltre è arrivato 4° in un evento con buy-in da 2.000€ dell'EPT di San Remo, portandosi a casa 70.000€.
Partendo dai 3.128 partecipanti iscritti all'evento #47, sono occorsi tre giorni interi per selezionare i nove che avrebbero preso parte al tavolo finale. E dato l'orario, gli organizzatori hanno preferito far slittare l'ultimo round coi nove finalisti, al giorno successivo, cioè il quarto.
Dunque i giocatori hanno potuto riposare e, sarà forse per questa ragione che il final table ci ha riservato grandi sorprese, tenendo tutti gli astanti col fiato sospeso fino alla fine.
Ma andiamo con ordine. Alla guida del chipcount del quarto giorno si presentavano Adam White e Allan Baekke. Dopo appena due ore di gioco, però, i due chipleader sono precipitati nelle ultime posizioni, e in seguito a una breve agonia tra gli short stack, si sono visti eliminare addirittura per primi. Dal chipcount risultava quindi che fossero Owen Crowe e Shawn Busse ad aver assunto gradualmente il comando al tavolo. Dopo l'uscita di Chuan Shi e Pekka Ikonen, i due maggiori candidati per il braccialetto, il gioco è proseguito lasciando inalterati gli equilibri. Sicché sono stati proprio Owen Crowe e Shawn Busse a contendersi il primo posto nell'heads-up finale.
Si è trattato di un confronto serratissimo, degno di due grandi campioni. Busse partiva da uno stack di quasi la metà rispetto a Crowe, ma sfoderando la pazienza del ragno chip dopo chip ha ridotto il suo svantaggio. Una delle mani chiave si è avuta poco dopo il secondo break. Scattato il livello 29 con blinds 50.000/100.000 e ante da 10.000 Busse ha fatto il suo primo double-up. Dopo aver raisato da bottone per 200.000, Crowe è andato all-in. Call di Busse che mostra 7 7 contro a 4 di Crowe.
Il board è 2 9 4 6 2 bel pot per Busse, tanto che i due risultano ora quasi appaiati, con una lievissima prevalenza di Crowe. Il colpo decisivo giunge qualche mano più in là. Busse raisa ancora 2x e trova il call di Crowe. Scende il flop: 8 5 5 . A questo punto Crowe betta per 275.000 e subisce un raise fino a 725.000. Passa qualche secondo e Crowe ri-reisa per oltre un milione e mezzo e Busse va all-in.
"Sapevo che avevi gli assi, per questo ho callato", sospira Crowe.
Busse: a a
Crowe j 9
Il turn è un k e il river è 4 . Busse raccoglie l'abbraccio dei suoi amici in sala, mentre il dealer si appresta ai conteggi di rito. Crowe resta con 240.000 mentre Busse vola a 9.145.000. E' ormai finita o quasi, ma ad abbreviare il supplizio ci pensa Crowe che alla mano successiva manda i resti praticamente al buio.
Allo showdown Crowe ha 5 3 e Busse a 4
Sul board scendono: 7 7 3 6 6 . Il braccialetto va a Shawn Busse, mentre Crowe si deve accontentare del secondo premio di 300,494$.
Questo il payout del final table:
1 Shawn Busse 485.791$
2 Owen Crowe 300.494$
3 Pekka Ikonen 212.660$
4 Chuan Shi 153.935$
5 Wenlong Jin 112.720$
6 Ilya Andreev 83.498$
7 Jason Mann 62.553$
8 Allan Bække 47.379$
9 Adam White 36.287$
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