Alessio Isaia è autore del primo vero squillo di tromba fra il plotone di giocatori italiani presenti alle World Series: il piemontese ha chiuso da chipleader il day 2 dell'evento Seven Card Stud da 1.500 $ di buy-in, lasciandosi alle spalle i due avversari forse più temibili, ovvero Eric Buchman ed Eugene Katchalov.
Quest'oggi ripartivano in 103, con 40 fra loro destinati ad andare a premio. Fallivano quest'obiettivo, fra gli altri, Tom Dwan e Jason Mercier, mentre riuscivano a farcela Scott Seiver e Chad Brown. Proprio uno dei big stack di giornata, Eugene Katchalov, era complice nell'eliminazione di Shaun Deeb, chipleader della prima ora che è stato particolarmente sfortunato quest'oggi, tanto da terminare la sua corsa in quindicesima piazza.
Come detto, l'italiano dovrà fare particolarmente attenzione a due giocatori fra gli undici avversari ancora in gioco. Eugene Katchalov lo scorso anno alle World Series ha disputato tre tavoli finali, e tutti in specialità diverse fra loro: sebbene al Rio non abbia mai vinto, in questo 2011 ha già guadagnato 1.800.000 $, e se l'appetito vien mangiando l'ucraino è evidentemente un cliente scomodo.
Eric Buchman, invece, non solo è stato November Nine nel 2009 finendo quarto, ma lo scorso anno ha vinto il braccialetto in un evento di Limit Hold'em ed è finito dodicesimo nel Seven Card Stud World Championship, dimostrando quindi confidenza con questa variante. Averlo lassù in alto non fa certo piacere, ma Alessio non è tipo da farsi intimorire neppure di fronte ai curricula più blasonati.
Nel Seven Card Stud hi/lo, disciplina ancora più complessa, proprio alle World Series ha già ottenuto due tavoli finali ed un dodicesimo posto lo scorso anno nel World Championship: la regina decaduta del poker U.S.A. per Isaia ha pertanto pochi segreti.
Il nostro connazionale conferma uno stato di grazia che in questo 2011 lo ha riportato ad essere prepotentemente protagonista. Il talento non gli è mai mancato, ma forse ora ad Alessio è semplicemente tornata la voglia di imporsi, di passare dalla potenza all'atto con quella determinazione e rabbia agonistica indispensabili per raggiungere i più alti traguardi, per quanto banale possa suonare.
E se in un immaginario dialogo uno dei suoi idoli, Nanni Moretti, gli chiedesse: "Quando è cominciato tutto questo?", probabilmente Isaia scrollerebbe le spalle, rispondendogli: "E' andata così...". Ed allora, alla vigilia di una giornata estremamente importante per Alessio Isaia e l'Italia del poker, vada come vada. O meglio vada come deve andare.
Per tutti i dettagli su questo torneo come sugli altri, ed evidentemente per seguire ed incitare Alessio Isaia, visita il nostro blog dedicato alle World Series Of Poker 2011, offertovi da Sisal Poker.