Una vera e propria parata di stelle quella intervenuta per l’eveto numero 8 delle World Series: il 10.000 $ World Championship Mixed Event. Ben 192 iscritti, dei quali solo 24 sono andati a premio. Si sono visti giocatori del calibro di Sam Farha, Tom "durrr" Dwan, Gus Hansen, Johnny Chan, Doyle Brunson, Jeff Madsen e tanti altri…
Anche la composizione del tavolo finale era quasi da film, ben sei giocatori su otto erano pro di fama mondiale insieme ad un paio di volti sconosciuti. Questo il chipcount all’inizio del final table:
Matthew Glantz – 1,150,000
James "mig.com" Mackey – 742,000
Tom "durrrr" Dwan – 642,000
Michael DeMichele – 434,000
Sam Farha – 374,000
Anthony Rivera – 274,000
Jeff Madsen – 149,000
Eli Elezra – 76,000
Ma è in queste occasioni che emerge tutta la bellezza di questo gioco. Si perché è stato proprio uno di questi volti sconosciuti a trionfare sugli altri otto giocatori ed aggiudicarsi il bracciale dell’evento. Anthony Rivera, al suo primo final table in un evento live di una certa importanza e fra i meno favoriti all’inizio del tavolo finale.
Il nostro Anthony, nonostante partisse con appena 274,000 chips, terz’ultimo nel chipcount, è riuscito a risalire, piano ma inesorabile, impostando un gioco molto aggressivo e sfruttando un paio di occasioni al momento giusto, fino a giungere allo scontro finale con James "mig.com" Mackey.
Un heads-up durato appena cinque minuti al termine dei quali Mackey opta per un all-in preflop con A-9, non passa neanche un secondo che Anthony chiama girando A-K. Nessuna sorpresa dal board e trionfo per Anthony Rivera a cui vanno tutti i nostri complimenti per aver compiuto una vera e propria impresa.
Questo il prizepool finale:
1. $ 483,688 Anthony Rivera
2. $ 297,792 James Mackey
3. $ 184,992 Matt Glantz
4. $ 139,872 Michael DeMichele
5. $ 108,288 Eli Elezra
6. $ 85,728 Sam Farha
7. $ 67,680 Tom Dwan
8. $ 54,144 Jeff Madsen
9. $ 45,120 David Oppenheim
Da segnalare, a premio, anche Gus Hansen in decima posizione, Jhonny Chan tredicesimo e il "padrino del poker" Doyle Brunson ventunesimo.