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Il bluff di cui tutti parlano: in bolla alle WSOP con 9 alta. Ok, sì, ma a OMAHA!

Chi ha una certa dimestichezza con le 4 carte, saprà benissimo che per arrivare allo show-down è necessario presentarsi armati di tutto punto. Le combinazioni che possono batterci sono sempre tante e sorprendenti e bisogna studiare bene il board se non siamo in bluff e vogliamo portarci il piatto a casa mostrando le nostre carte.

Questo non vuol dire che a Omaha non sia consentito il bluff, anzi, anche in questa disciplina non solo esso ha un suo ruolo importante, ma dà quella maggiore adrenalina che ci rende ancora più soddisfatti in caso di riuscita.

Figuriamoci in un torneo importante come può essere un evento delle World Series Of Poker e figuriamoci se poi lo facciamo in bolla portando a casa un Monster Pot che ci permetterà, a fine giornata, di chiudere al secondo posto del count.

Stiamo parlando di un episodio effettivamente accaduto nella notte, poco prima dello scoppio della bolla, all’evento #42, il Mixed NLHE/PLO da $600 di iscrizione. 

Delle 2.403 entries, 361 sarebbero andate a premio e, nel momento in cui accade il misfatto, sono 363 i giocatori ancora in corsa, tutti in lizza per conquistare un minimum cash da $875.

Adam Lamphere, sarà il chipleader di giornata (Courtesy Pokernews & Jamie Thomson)

Si gioca il livello numero 17, il 3.000-6.000 Ante 6.000, Pot Limit Omaha. 

Non si conosce l’esatta ricostruzione del Pre Flop, ma visto che ci sono 36.000 sul flop, è probabile che sia un 3bettato tra Caleb Hershey e lo Small Blind. 

Analizziamo la situazione a partire da qui.

Flop: a 10 8

SB esce a 36.000, chiamato dallo statunitense. 

Turn 4  

Questa volta lo SB decide di checkare, ricevendo per tutta risposta il “Pot” di Hershey a 108.000. Lo SB calla. 

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River k  

Lo SB checka per la seconda volta e, dopo qualche secondo di valutazioni, Hershey decide di mettere pressione al suo avversario dichiarando All In per una size che copre lo Stack del suo rivale. 

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Passano lunghi, interminabili secondi e lo Small Blind, rimasto ormai con sole 162,000 chips, ha la brillante idea di foldare mostrando le sue carte: a 10 5 3 . 

Per tutta risposta Hershey non si fa pregare e gira 9 7 6 2 , che, in altri termini, significa “9 Alta”, il nulla assoluto per uno dei bluff più spettacolari del torneo.

Caleb Hershey porta a casa così un monster pot che gli consente di toccare quota 948.000, stack che, ulteriormente rimpolpato a fine giornata, permetterà all’americano di chiudere il Day 1 secondo con 1.242.000 gettoni. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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