Al tavolo da poker, Dio ci salvi dai tedeschi: negli ultimi anni hanno chiaramente dimostrato di essere la nazione trainante del poker europeo, per quanto riguarda i tornei ma non solo. Tuttavia, questo non significa che anche loro non possano essere battuti, magari utilizzando le loro stesse armi.
La mano seguente è stata giocata al tavolo finale del torneo Super High Roller che si è tenuto alla scorsa PokerStars Caribbean Adventure, dove tra gli altri sedevano Fabian Quoss e Dan Shak, i protagonisti di questo singolare scontro che ha visto vincente lo statunitense, nonostante quest'ultimo sia un amatore e abbia sempre tenuto a sottolinearlo.
La realtà è che, pur essendo tecnicamente più "grezzo" rispetto all'elite che si trova inevitabilmente ad affrontare in eventi del genere, Dan Shak in questi tornei è tutt'altro che dead money, come del resto i risultati da lui ottenuti nel corso degli anni sembrano sottolineare. Diversi regular si sono dovuti ricredere sul suo valore: nonostante tutto, è molto più capace di quanto in molti non abbiano creduto per lungo tempo.

Dan Shak, presenza fissa ai tornei high roller (photo courtesy Neil Stoddart)
I bui al tavolo erano 60.000/120.000 ante 20.000, e con solo Vanessa Selbst e lo stesso Shak come avversari superstiti, Quoss decide di aprire da bottone con 7 4 a 240.000, venendo chiamato da Shak sul grande buio con 7 6 . All'inizio della mano il tedesco ha circa 3 milioni di fiches, mentre Shak lo copre non di molto, con 3 milioni e mezzo.
Su flop 3 4 2 , con entrambi i giocatori che preferiscono limitarsi al check. Il turn è così l' 8 , e Shak decide di rompere gli indugi provando a stealare il piatto, grazie ad una puntata di 250.000 fiches su un piatto di 600.000: Fabian, prevedibilmente, non molla e chiama. Il river è il 7 , ed è qui che l'azione si fa più interessante.
Dan decide infatti di proseguire, puntando però appena 325.000 su un piatto di 1.100.000. Quoss, che ha appena chiuso doppia coppia, decide dopo qualche riflessione di rilanciare fino a 800.000, ma dopo averci pensato neppure un paio di secondi Dan Shak dichiara la 3-bet all-in, lasciando la patata bollente tutta nelle mani dell'europeo, che si rende perfettamente conto di battere ormai soltanto un bluff.
"Non avresti puntato di più al river - gli domanda Quoss dopo averci pensato per un po' scuotendo la testa - se avessi avuto scala con 65?". Dan non gli risponde, ed alla fine Quoss folda pensando probabilmente che Shak qui non bluffi abbastanza spesso, e vedendosi mostrare 7 : rimane così nel dubbio di aver foldato la mano migliore oppure no.
Poco importa: alla fine sarà proprio Fabian Quoss a vincere su Dan Shak, ma nonostante questo la grintosa giocata del suo avversario resta...