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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu folda il third nuts al Main Event WSOP

Anche se il WSOP Main Event 2019 è finito abbastanza in fretta per Daniel Negreanu (out JJ vs AA durante il Day 2AB), il Poker Kid è riuscito comunque a mettere in mostra le sue doti di soul reader, in particolar modo mentre si trovava al feature table televisivo.

Stiamo parlando di un fold col terzo nut al turn, che il secondo giocatore più vincente nella storia dei tornei di poker live ha trovato in maniera abbastanza naturale e convinta, là dove la maggior parte dei comuni mortali si sarebbe probabilmente giocata il tutto per tutto.

 

 

Daniel Negreanu vs Carol Harmon

Ci troviamo come detto al Day 1 del WSOP Main Event 2019, con i bui a 300/500 e big blind ante 500. Carol Harmon, una giocatrice piuttosto tight che difficilmente si inventa giocate fuori dalle righe, apre il gioco rilanciando a 2.500 da bottone.

Daniel Negreanu decide di difendere il grande buio con K Q e il flop lo aiuta in maniera sostanziosa: J 9 6 . Il canadese ha dalla sua due overcard, un progetto di scala a incastro nut e un progetto di colore di picche.

La Harmon punta 5.000 su un pot da 5.800, una continuation bet piuttosto corposa, che Negreanu chiama. Qui, il Kid Poker probabilmente restringe ancor di più il range della sua avversaria, già piuttosto tight in partenza, includendo alcune combinazioni che prevedono l’A .

Al turn una Q fa chiudere a Daniel un colore al re, anche se tecnicamente siamo di fronte al third nuts assoluto, visto che 10 8 chiuderebbe una scala colore (oltre naturalmente all’asso di picche per il colore nuts).

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Negreanu fa ancora check e stavolta la Harmon punta circa mezzo piatto, 8.000 su 15.800. Il sei volte vincitore di un braccialetto WSOP getta le carte nel muck e fa bene, perché l’avversaria aveva davvero l’A .

L’analisi della mano

I colleghi di PokerNews hanno intervistato Ryan Leng, noto coach americano, per chiedergli come abbia fatto Daniel Negreanu a foldare il terzo nuts in quello spot, nonostante dovesse affrontare una singola puntata pari a mezzo piatto.

“Da un punto di vista puramente teoretico, questo è un call da fare e foldare è una mossa molto brutta. Ma Daniel qui utilizza la sua capacità di sfruttare le sue letture live e trova un fold fantastico, afferma Leng.

Il canadese, durante la mano, ha cercato di estrarre quante più informazioni possibile chiacchierando con la sua avversaria: “Quando inizia a parlare con lei”, prosegue il coach, “Negreanu ha come obiettivo valutare quanto si senta a suo agio. Le sue risposte sono molto naturali e tranquille: se avesse avuto una mano non nuts, come un set o un colore più basso, o addirittura un bluff, probabilmente avrebbe risposto con un tono e un linguaggio del corpo differenti.

Daniel, d’altro canto, “è un esperto in questo genere di exploit: giocatori amatoriali non hanno chance contro di lui in un Main Event”, chiosa Leng.

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