Se c'è un aspetto per cui Daniel Negreanu è un campione amatissimo dagli appassionati e anche uno dei più meritevoli ad essere stato introdotto nella Poker Hall Of Fame, è il suo continuo contributo per migliorare il gioco. La sua ultima proposta di torneo, per esempio, è piaciuta moltissimo. Vediamo di che si tratta.
In questo Articolo:
Daniel Negreanu e la proposta per un torneo di poker veloce
L'altro ieri, il campione canadese ha lanciato un sondaggio sul suo sempre attivissimo profilo X, chiedendo quanto segue:
"Lo giochereste?
Non per rimpiazzare i normali tornei di poker, ma solo come side event divertente.
Uno shot clock da 10 secondi per tutte le decisioni da prendere, per un poker davvero veloce, ma con 10 carte timebank a disposizione da 30 secondi ciascuna. E altre 10 in caso di final table."
Le reazioni alla proposta di Daniel Negreanu
La reazione dei follower di Negreanu pare estremamente positiva, visto che l'89% ha risposto sì e solo l'11% ha detto di no. E non parliamo di qualcosa su cui si sono espresse poche decine di persone, poiché i votanti sono stati ben 3.331.
Si tratta di un'adesione generica al principio, certo, ma rimane significativa come quella di alcuni colleghi di Daniel. Ad esempio Jonathan Little, che non ha mai mancato di mostrare sgradimento per le "tankate" eccessive al tavolo.
Un utente, Andrea Kelsall, ricorda a Daniel che qualcosa del genere veniva proposta all'Aussie Millions. Si chiamava 10/10/10, con 10.000$ di buy-in, livelli da 10 minuti e 10 secondi per decidere.
Un altro utente, Cary Bronstein, propone una interessante alternativa. Come nello Speed Chess, la modalità veloce di scacchi, si potrebbe dare un tempo fisso totale a ogni giocatore, alla partenza del torneo, e deve essere poi il player a gestirlo e distribuirlo in ogni singola mano. Ovviamente, nel caso di quantitativo alto di tempo utilizzato per una decisione, ne rimarrà molto meno per quelle successive, e così via.
I precedenti
Oltre al caso dell'Aussie Millions ricordato dal follower di Negreanu, la proposta del campione canadese non è comunque originalissima. O meglio, nessuno ci aveva pensato ultimamente, ma nel passato ci sono stati casi in tutto e per tutto analoghi alla sua proposta.
Nel 2006 Mansion Poker, una delle room pionieristiche dell'online oggi chiusa, aveva lanciato addirittura un format televisivo in onda su Fox Sports, negli Stati Uniti. Il format si chiamava Poker Dome Challenge e consisteva in una serie di partite veloci, in cui i giocatori avevano 15 secondi per prendere ogni decisione, prima che la mano venisse dichiarata morta, o partisse il check automatico nel caso in cui ci si trovasse postflop, senza alcuna azione precedente. Ogni giocatore aveva una singola carta timebank da 30 secondi a disposizione, a cui se ne aggiungeva un'altra per chi arrivava all'heads up conclusivo. Nel Poker Dome Challenge, si giocava Pot Limit preflop e No Limit postflop.
Lo show, che aveva tra i protagonisti anche Tony G, durò tuttavia poco e venne chiuso dopo solo una stagione, nel 2007.
Speed poker, la celebrazione dell'intuito
In un format del genere, verrebbe sicuramente esaltata la rapidità di calcolo, ma anche e soprattutto l'intuito. In genere, la qualità delle decisioni segue parametri slegati dal tempo necessario per prenderle. Rendere il tempo un criterio primario trasforma la capacità (intesa soprattutto come rapidità) di sintesi in una qualità molto importante, al tavolo da poker.
Voi cosa ne pensate?
Immagine di copertina: Daniel Negreanu (repertorio)