Una delle stelle del poker più apprezzate nella lunga storia del nostro gioco, il canadese di origini rumene Daniel Negreanu, è, anche e soprattutto grazie alle sue mai messe in dubbio doti di intrattenitore, uno dei personaggi più seguiti sui social.
Questo mix tra talento pokeristico e dimestichezza nella divulgazione del poker, fa sì che ogni qual volta esca un suo post, un tweet, o più in generale una dichiarazione sui social, esso non mancherà di suscitare seguito, reazioni e polemiche.
Figuriamoci quando fornisce consigli che, ad una prima analisi, possono sembrare banali, ma che raramente non colgono nel segno.
Negreanu: esercitazione e osservazione
Tale accadimento si è ancora una volta verificato nei giorni scorsi, esattamente il 22 gennaio, quando "D-Negs" si è lasciato andare ad una mini filippica su uno degli ingredienti, a suo parere necessari, per progredire come giocatori e diventare tra i migliori al mondo,
L'idea è quella di dare la giusta importanza a tutto quello che è il macrocosmo del coaching, sia esso tecnico che mentale, bagaglio di base che non deve mai mancare se si vuole padroneggiare la materia, ma il passo decisivo è quello che si compie "sul campo".
Ed ecco che il suo consiglio verte in direzione della doppia opzione "esercitazione" e "osservazione".

Il tweet della discordia
Il tutto è apparso su "X", la piattaforma social che, secondo i voleri di Musk, ha preso il posto di Twitter.
"Vuoi imparare a giocare meglio nei tornei di poker? Guarda gli streaming delle partite high stakes. D'altra parte, chiediti PERCHE' un giocatore di alto livello sta prendendo quella decisione e cosa potresti aver fatto di diverso. Guardalo come intrattenimento o consideralo come uno strumento di studio. O entrambi".
Da quel momento, come sempre, non si sono fatte attendere le reazioni di parte dei poker coach di tutto il mondo, che criticano questa forma di apprendimento, alla luce del fatto che certi ragionamenti non possono essere adottati da super professionisti e da chi sta iniziando in questo momento, visto l'oceano di nozioni che vanno studiate durante la prima parte della carriera di un giocatore.
E la contro risposta di Negreanu è stata immediata: "la tua capacità deve essere quella di immagazzinare le informazioni e adattarle al tuo gioco".
Ecco un esempio:
Probabilmente Negreanu la fa un po' troppo facile, ma voi cosa pensate?