Nel poker l'abilità di un giocatore la vediamo nel lungo periodo. Nel singolo torneo invece, sappiamo bene che la fortuna ha il suo peso. Ancor di più nel singolo frangente. Chiedete a Luca Pagano un grandissimo giocatore, che ancora una volta si ferma nel modo più sfortunato. Il main event dell'EPT Dublino si chiude in maniera amara per il nostro alfiere, eliminato al diciassettesimo posto per 25 mila euro.
L'EPT conferma di essere l'habitat naturale del player trevigiano. Ventuno "In the Money" non si fanno per caso in un circuito considerato il più difficile di tutti, per l'alto tasso tecnico che mette in campo in ogni tappa. A Luca va il grazie più sentito dell'Italia del poker e la consapevolezza che prima o poi, il tabù vittoria verrà cancellato dal team pro Pokerstars.
Il suo torneo si esaurisce nel finale di serata, dopo un day 4 avaro di buone notizie per Pagano. L'occasione che sembra propizia per dare una svolta al suo cammino, arriva quando Luca va in allin con A-Q e Christopher Kruk gioca con K-Q. La gioia di partire avanti, è gelata dall'immediato king che scende come un macigno al flop. I 25.820 euro incassati rendono la pillola meno amara, ma i rimpianti restano.
Dei 45 che hanno preso parte al day 4 solo 16 terminano la giornata. Scoppiettante il pomeriggio irlandese che vede una sfilza di out nei primissimi livelli, dove c'è poca gloria anche per i volti noti. Precedono Luca Pagano i vari Nick Petrangelo (40°), Artem Litvinov (37°), Pierre Neuville (34°), Anton Wigg (31°), Jakub Michalak (30°), Dominik Panka (29°), Antoine Saout (25°) e Scott Margereson (19°).
Eliminato l'azzurro si continua a giocare per altri 90 minuti, ma di fatto non ci sono più out. Così i galloni di leader vanno a Patrick Clarke, il quale sogna di essere profeta a casa sua con 2.950.000 chips, dopo aver vinto nel 2014 l'ambito "Irish Open". L'unico che sembra reggere il passo è il tedesco Gilles Bernies a quota 2.801.000. Hanno fatto il vuoto entrambi, visto che il terzo posto virtuale è occupato da Iliodoros Kamatakis con 1.446.000 gettoni.

Fra i promossi ci sono due pezzi da novanta da tenere sotto controllo; Dzmitry Urbanovich e Adrian Mateos. Il polacco fra le innumerevoli picche vinte nel circuito è caccia di quella più prestigiosa e che manca alla sua collezione. Riparte quarto con 1.407.000 fiches. Lo Spagnolo invece è l'unico fra i 16 left, a vantare un titolo EPT, dopo il trionfo nel Grand Final Montecarlo della scorsa stagione. Ha bisogno di una remuntada per trasformare i suoi 651.000 pezzi in qualcosa di più sostanzioso.
Il gioco riprende alle 13.00 italiane, dal livello 12.000-24.000 ante 3.000, con l'immancabile diretta streaming a cadenzare il ritmo del day 5. Un day 5 che vedrà calare il sipario solo alla formazione del tavolo finale a sei giocatori. Vi lasciamo con il count generale.
1- Patrick Clarke 2,950,000
2- Gilles Bernies 2,801,000
3- Iliodoros Kamatakis 1,446,000
4- Dzmitry Urbanovich 1,407,000
5- Kuljinder Sidhu 1,260,000
6- Alexandre Meylan 1,206,000
7- Rhys Jones 1,095,000
8- Ivan Banic 1,062,000
9- Alex Goulder 1,012,000
10- Tomas MacNamara 812,000
11- Mikhail Petrov 663,000
12- Adrian Mateos 651,000
13- Matias Ruzzi 587,000
14- Christopher Kruk 450,000
15- Jiachen Gong 448,000
16- Frank Williams 275,000