In questi anni possiamo dire di averne viste davvero di cotte e di crude, ma quella di oggi è sicuramente una "figurina" che ci mancava.
Mettete le lancette indietro di qualche ora.
Lo shuffle up and deal del day 5 del Main Event dell' EPT Parigi è previsto, come di consueto, per le ore 12. In compagnia del collega Marco Varro arrivo intorno alle 12:05 al casinò, consapevole di dover attendere il delay dello streaming prima di poter dare notizie dalla sala, specie se c'è qualcosa che riguarda il tavolo sotto le telecamere.
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Dopo aver appoggiato l'attrezzatura in sala stampa, cammino nel lungo corridoio che conduce alla main room e mi avvicino ai 3 tavoli left per salutare e incoraggiare gli ultimi due azzurri in gara. Scorgo subito Lorenzo Arduini, già impegnato in uno spot, ma nell'avvicinarmi al TV table non vedo Francesco Delfoco. Mi giro subito verso il tabellone e il 18 non c'è più: i giocatori in corsa per una prima moneta da 1.287.800€ sono 17.
Il redraw dei tavoli è a 16. Non possono esserci stati spostamenti di giocatori. Per scrupolo mi riguardo intorno, ma la conferma arriva in pochi istanti: Francesco Delfoco è stato eliminato alla prima mano del Day 5.
"Diamine, aveva quasi 20 bui, che peccato aver coolerato così presto - penso tra me e me".
Non potendo avvicinarmi più di tanto al TV table provo a chiedere qualche informazione ad alcuni colleghi, ma non trovo quelli giusti. Decido dunque di dirigermi verso la zona delle casse, ma non trovo nessuno. Scrivo un messaggio a Francesco, ma è senza risposta.
Torno in sala stampa poiché sono passati ormai 20 minuti e mi collego con lo streaming per gustarmi uno spot che spero solo non sia una scoppio.
Pronti via e dopo il fold di UTG ed MP, Francesco spilla 7-3o.
"Ah, quindi non è uscito alla prima mano… - continua fallacemente a pensare la mia testa".
Di colpo in grafica appare la scritta all-in. Metto subito in pausa e riguardo immediatamente le immagini. Nel momento in cui Francesco sembra stia spillando le carte la telecamera è un po' impallata dalla testa della dealer, ma la sensazione è che Francesco stia regolarmente guardando la sua starting.
Riguardo con calma gli istanti prima del pata-trac: Francesco, a mani conserte, luma gli stack avversari e dopo qualche istante il suo labiale è inequivocabile.
Non c'è nemmeno il tempo di vedere cosa foldino bottone e small blind che lo svedese Erlandsson ha già spillato gli assi da bb.
Board 9 2 9 4 8 con Delfoco già drawing dead al turn, già in piedi, pronto a essere "smicrofonato".
Torno in sala correndo, sperando di trovarlo da qualche parte, ma considero più che valida l'ipotesi che si trovi già in aeroporto… Di lí a poco, il cellulare squilla. Poche parole che riportiamo testuali: "Non c'è niente da commentare, preferisco non parlarne. Sono già andato via."
Nel complimentarmi (sinceramente!) con lui per lo straordinario torneo, lo saluto dandogli appuntamento alla prossima. Immagino sia un momento complesso. Mi rimetto in moto.
Ricomincio a girare avanti e indietro, piuttosto confuso, andando alla ricerca di qualche amico che possa saperne qualcosa di più: incrocio magicamente il buon "gianninokart" pensando di aver avuto un colpo di culo non da poco.
"Giannino allora, che ha fatto Francesco? Ne sai qualcosa di più?"
Giovanni mi guarda con aria stravolta: "Ah, è uscito? No guarda, io so solo quello che succede a me, ho appena perso con A-K contr…" e mentre sta continuando a parlare del suo side event ci smaterializziamo scomparendo alle sue spalle.
Via SMS interviene dal nulla anche Marcello Miniucchi: "Delfoco dice di aver sbagliato a vedere le carte."
Nessuna informazione in più, ma sembra strano non abbia dato anche a noi questa versione.
In tutto questo marasma realizzo due stories per provare ad aggiornare chi ci segue, ma gli interrogativi sembrano essere ancora molteplici.
Cosa può aver spinto Francesco a fare all in con 7 3 alla prima mano di un day5 così importante?
Nelle prossime ore, proveremo a capirci qualcosa di più…