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Espen Jorstad courtesy Pokernews & Alec Rome

Espen Jorstad ai raggi X: dai problemi di peso agli inizi con World of Warcraft e DotA

Chi ha seguito nelle ultime due settimane la meravigliosa cavalcata di Espen Jorstad in quel di Las Vegas, che lo ha portato a vincere una sontuosa prima moneta da 10 milioni di dollari e soprattutto il braccialetto che gli è valso il titolo di Campione del Mondo, ha visto un ragazzo dal viso pulito, educato, mai fuori dalle righe.

Qualcuno gli ha rimproverato, seppur bonariamente, una reazione fin troppo composta nei secondi successivi alla vittoria di un torneo così prestigioso. Un po’ fredda, sì, come i territori dai quali arriva, le lande norvegesi.

Ma chi è Espen Jorstad?

Quando il torneo ha cominciato la sua ultimissima fase, a meno di 20 left, erano ben 9 i Paesi rappresentati dai giocatori.

Sappiamo bene che la marcia dei nostri connazionali si è fermata nei giorni precedenti all’ultimo atto, ma che l’Europa ormai sia rappresentata in modo sempre più numeroso nei tavoli finali dei tornei targati WSOP, è ormai un dato di fatto acclarato.

Jorstad ha impressionato tutti per la sua “presenza scenica“, che, rispetto a un gioco molto aperto e aggressivo, ma senza sbavature, si è sempre tenuto lontano dai riflettori e dagli atteggiamenti ridondanti.

È arrivato alle WSOP di quest’anno con vincite live in carriera inferiori ai $200.000. Ha raggiunto un certo grado di popolarità quando ha conquistato il braccialetto del torneo a coppie, messo al polso insieme a quello del suo compagno, il ben più noto, almeno allora, Patrick Leonard.

In quella occasione Espen Jorstad ha centrato il punto più alto della carriera, almeno in fatto di vincite. Ma il bello doveva ancora venire.

Il posto vinto attraverso il satellite

A questa edizione del Main Event, il norvegese si era qualificato lo scorso inverno grazie a un satellite online. Nell’ambiente del gioco da remoto, Jorstad è molto rispettato, ma la gloria è arrivata nella notte di sabato.

Quando non era ancora balzato agli onori della cronaca, segnatamente nel 2017, Jorstad, allora 29enne, era Ambassador di una room online, dove faceva sfracelli.

In quel momento viveva a Tallin, residenza dove ama tornare ancora oggi, seppur non quella definitiva, visto che oggi vive a Londra.

Diciamo che il ragazzo non è mai stato molto sfortunato, ma non ha nemmeno peccato di pigrizia. In quel momento quella room stava cercando di costruire un team di Ambassador e Jorstad non ha fatto altro che mandare una mail al supporto per chiedere di dare un’occhiata alle sue dirette streaming.

Quelle dirette vertevano sulla disciplina del cash game, vero e proprio main game storico del norvegese. Jorstad giocava, streammando, soprattutto Cash Game 6-Handed e Heads Up Cash Game, dal momento che si accorse che nello sconfinato mondo dello streaming online di quell’epoca, c’era questo buco di mercato.

I 18 kg persi

L’aspetto fisico è stato un altro cambiamento epocale nella vita di Jorstad, che da ragazzino aveva qualche kilo in eccesso. Fu chiamato nelle forze armate norvegesi, dove nel giro di alcuni mesi si mise di impegno e perse la bellezza di 18 kg.

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Espen Jorsytad courtesy vip-grinders.com
Espen Jorsytad courtesy vip-grinders.com

Proprio in una intervista rilasciata al portale, Jorstad parlava del suo difficile rapporto con il suo aspetto fisico. Ma con tanto impegno e qualche sacrificio, si è rimesso perfettamente in linea.

I video giochi online, la prima passione di Espen Jorstad

Prima di dedicarsi definitivamente al poker, il campione norvegese era partito con degli ottimi risultati in alcuni dei videogiochi più conosciuti al mondo. Parliamo di World of Warcraft e DotA, esperienza che gli servì per diventare un ottimo giocatore di poker.

Fu lui stesso a mettere in evidenza come alcune delle capacità dei campioni di quei giochi, siano state veicolo di trasferimento verso il poker. Soprattutto online.

Non sono pochi gli attuali campioni di poker che arrivano da quel mondo. L’attitudine di prendere decisioni difficili in un brevissimo lasso di tempo, è una di quelle caratteristiche.

Il giocatore nordico non ha mai pensato di essere coachato nel puro e semplice significato del termine. È sempre stato un autodidatta, alla luce della lettura dei libri e della partecipazione ad alcuni tra i più importanti portali dedicati al poker.

E oggi, dopo tutto questo percorso, è il nuovo Campione del mondo di Poker .

homepage: Espen Jorstad courtesy Pokernews & Alec Rome

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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