Finalmente, a una settimana di distanza dall'atteso draft, arrivano i primi dettagli sulla struttura della prima stagione della Global Poker League. È lo stesso Alex Dreyfus, il fondatore della neonata iniziativa di 'sportificazione' del poker, a sbottonarsi un po' di più, soddisfacendo - almeno un po' - la curiosità di fan e addetti ai lavori.
Il programma della Season 1 non è stato acnora definito al 100%, ma Dreyfus spera di poter comunicare qualcosa già dopo il Draft: "Abbiamo deciso di non divulgare troppi dettagli perché si tratta di un processo che ha tante parti in causa", ha detto il papà della GPL. "Stiamo lavorando su tante cose entusiasmanti e su tante date. Ma dopo il draft comunicheremo una parte del programma".
Quel che sappiamo è che fino al 70% della regular season si giocherà online, in modalità Six-Handed ed Heads-Up. La piattaforma sarà quella sviluppata dalla Global Poker League stessa e non uno dei principali siti di poker online.
"Non vogliamo che giochino su siti come 888 o PokerStars, ma su una piattaforma dedicata", ha dichiarato Dreyfus. "Il nostro obiettivo è offrire l'esperienza migliore per gli spettatori. Perciò ci serviva avere una piattaforma che per esempio ci permettesse di mettere in pausa il gioco quando c'è un all-in e un call, per permettere ai commentatori di dire qualcosa prima della street successiva, come succede all'EPT o alle WSOP".
Il resto della regular season della Global Poker League sarà formato da eventi live con shot clock. Si giocherà nello studio approntato dalla GPL, ma anche in concomitanza di alcuni dei principali circuiti live, in modo da minimizzare i viaggi dei partecipanti alla Global Poker League.
Per quanto riguarda i playoff e le finali, si giocheranno su partite live con un format tre contro tre. Per il momento sappiamo soltanto che queste sfide verranno trasmesse su Twitch, ma ulteriori dettagli verranno comunicati più avanti.
Partnership e sponsorizzazioni: le chiavi del successo per la Global Poker League
Come abbiamo già detto in passato, la Global Poker League ha stretto un accordo con USA Today e altri media, grazie ai quali spera di avere la giusta risonanza mediatica per promuovere i team e i giocatori.
I partecipanti alla GPL avranno un contratto biennale da $100 l'ora per la Season 1 e $150 per la Season 2, ma saranno compensati anche in caso di altri eventi mediatici - anche se al momento questi sono tutti programmati in occasione dei match.
Altro dettaglio non trascurabile, al netto di eventuali accordi privati, qualsiasi giocatore che lascerà la Global Poker League dovrà restituire almeno una parte del denaro incassato, se non tutto.
Gli introiti dei team si baseranno in gran parte sulla vendita del merchandise e sulle eventuali sponsorizzazioni: difficile che avvenga già durante la Season 1, possibile invece che succeda per la Season 2. In ogni caso, Alex Dreyfus ha dichiarato che farà di tutto per portare degli sponsor a ciascun team.
"Ma prima", avverte il creatore della Global Poker League, i "12 team dovranno avere un prodotto e una audience". Ciascuna squadra riceverà il 30% di ogni eventuale sponsorizzazione, mentre il restante 70% finirà nelle casse della GPL.
Diversamente da quanto accade nel mondo del poker, ma in linea con le norme di molte altre leghe sportive importanti, i partecipanti alla Global Poker League non potranno indossare patch non approvate dalla GPL. Questo significa che i giocatori in possesso di uno sponsor non potranno rappresentarlo durante le iniziative della Global Poker League.