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Guy Laliberté contro Macao: chi pagherà 4.000.000 di dollari?

Come già saprete, il One Drop di quest’anno ha avuto meno giocatori del previsto a causa di contrasti fra Guy Laliberté ed alcuni noti multimilionari di Macao, che non partecipando all’evento per ripicca hanno spinto anche alcuni professionisti a fare altrettanto.

Sebbene i contorni della vicenda rimangano ancora poco chiari, a distanza di alcuni giorni sono emerse le ragioni di fondo che hanno portato a questa spaccatura, pare per un debito non saldato pari a circa quattro milioni di dollari.

Tutto è cominciato quando il proprietario del Cirque du Soleil si è presentato a Macao in compagnia di un amico, la cui identità naturalmente non è nota. Quello che tuttavia ormai sanno anche i bambini, è che ai tavoli da poker più importanti della cittadina cinese – dove si vocifera di partite capaci di avere anche straddle da 200.000 dollari – non è possibile sedersi essendo dei perfetti sconosciuti.

Guy Laliberté saprà riconciliare la frattura con i suoi danarosi amici?

E’ proprio in questo contesto che entra in gioco Laliberté, che avrebbe garantito per il suo amico, a cui a quel punto è stato concesso di giocare. Non è chiaro se Guy avesse ben chiaro cosa significasse assumersi una responsabilità del genere, visto che nel mondo del poker – ed in partite del genere in modo particolare – questo significa di fatto rispondere personalmente anche delle eventuali perdite del “raccomandato”.

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Del resto, difficilmente i regular asiatici avrebbero permesso ad uno sconosciuto di prendere posto, se non dopo aver ricevuto adeguate rassicurazioni: resta il fatto che il misterioso amico di Guy ha perso una prima volta saldando il proprio debito, ma in seguito avrebbe lasciato sul tavolo altri 4.000.000 $, stavolta senza pagare.

Di conseguenza, i giocatori di Macao si sono rivolti a la Liberté, chiamato a spronare il suo amico a versare quanto dovuto od a pagare al suo posto. A quanto pare però il canadese ha risposto picche, evidentemente convinto di non doversi accollare in prima persona questa responsabilità: il boicottaggio dei VIP d’Oriente a quel punto non ci ha messo molto ad arrivare.

Naturalmente in casi del genere conoscere i dettagli sarebbe decisivo per poter capire da che parte possa pendere la ragione, ma che non si tratti di una semplice indiscrezione lo hanno confermato anche le parole di Jason Somerville, che intervenuto nel suo consueto podcast dal Rio ha confermato questa versione, pur ammettendo di non sapere altro.

Infine, non bisogna dimenticare che gli attori coinvolti in questa vicenda sono tutte persone estremamente benestanti e di successo, certo poco inclini ad abbassare la testa specie quando convinti di essere nel giusto: per gente come loro una questione di principio, capace di valere ben più di quattro milioni di dollari.

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