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Fabio Coda campione IPO San Marino: “In quei 40 secondi dopo la vittoria mi è passato davanti di tutto!”

Lasciandosi andare alle emozioni ha regalato al poker italiano uno dei momenti più toccanti della sua storia. Oggi il vincitore dell’IPO San Marino Fabio Coda ci racconta l’incredibile vittoria all’ombra del Monte Titano, le mani decisive e quei momenti vibranti condivisi con il runner-up, il neo-amico Armando D’Avanzo.

Ecco la trascrizione della chiacchierata davanti al caffè virtuale che abbiamo sorseggiato in compagnia del 32enne torinese.

Il final day

“La giornata conclusiva è iniziata da 21 left, io avevo uno stack di 7 milioni, non malissimo, anzi ero terzo nel count quindi ero messo abbastanza messo bene. Di 7 che eravamo al mio tavolo, eravamo in 2-3 reg che ci rispettavamo. Quindi evitavamo di scontrarci postflop per cercare di impostare la nostra action sui giocatori peggiori. In questa fase ho fatto un po’ di saliscendi di stack ma sempre restando fondamentalmente tra i 6 e i 9 milioni. Poi due tavoli left mi hanno spostato in un tavolo quasi full reg.”

Chi erano i non reg?

L’ultima donna rimasta nel torneo e un signorotto. Per fortuna ero in posizione su un regular molto forte che aggrediva un po’ come un pazzo, se fosse stato lui in posizione su di me credo che mi avrebbe causato più di un problema.

Chi era?

Quello che poi è uscito in quinta posizione, Vasyl Palandiuk.A 10 left poi è arrivata la mano della svolta…

Le mani decisive

Raccontala.

Gioco 63x effettivi, da utg apro x2 A9 a t200k, da bottone un mio paristack tribetta una size un po’ strana, tipo x2 o x3, da small blind Stojan (Malashevski, chiuderà poi in sesta posizione, ndr) cold fourbetta 3M… Mi arriva la parola e 5bet shovo 60x. Stojan gioca con un milione in chips più di me… Tanka tanka e alla fine passa AK!

Wow!

Sì, meno male che è andata bene. Poi c’è stata un’altra mano importante a 9 left contro Vasyl Palandiuk in cui ho chiamato il suo bet-bet-push con top pair second kicker. Per me era un call da dentro o fuori ma sapevo che lui è un giocatore in grado di mettere tanta pressione, infatti ha girato bluff.

Credits: EuroRounders

La gioia irrefrenabile

E così hai creato le condizioni per questa incredibile vittoria…

Guarda, per me è davvero fantascienza. Gioco online da più di dieci anni ma ho sempre giocato live col contagocce. E’ un periodo straordinario questo, ho anche vinto bene a Saint Vincent ultimamente.

Quindi batterai il ferro ora che è ben caldo e ti vedremo live più spesso?

Non credo, sto anche rimodulando la mia attività online. Prima giocavo 5-6 volte a settimana, adesso però ho una figlia e con la mia compagna ci siamo accordati per 4 sessioni a settimana. Che debba stare sveglio la notte e dormire sempre di giorno non va bene perché così posso condividere poco con loro.

Quando sei scoppiato a piangere pensavi a loro?

In quei 40 secondi mi è passato davanti di tutto… Loro, ma anche mio padre e mia mamma che non hanno mai accettato il mio lavoro fino in fondo. Ho pensato di averlo fatto anche perché capiscano che il poker non è un azzardo se lo fai in una determinata maniera, studiando bene. C’era in circolo tanta adrenalina e io sono molto emotivo.

Il clima amichevole

L’abbraccio con Armando entrambi in lacrime è già una delle immagini più belle della storia del poker italiano.

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Con lui ci siamo trovati al tavolo al day 2 ed è nata subito una amicizia. Gli ho fatto un herocall da buono e abbiamo iniziato a parlare. Man mano che siamo andati avanti abbiamo iniziato a dire ‘sai che se arriviamo insieme al tavolo finale facciamo un circo che la metà basta!’.

E’ anche in questo clima di amicizia che è nato il deal?

Guarda, in realtà io e Armando non volevamo fare deal, però poi siamo andati a cena tutti assieme e ci siamo convinti di rimodulare il payout per aggiungere 10k alle altre posizioni, lasciando 190k al primo e 130k al secondo. Alla fine abbiamo fatto così, pensando che anche il quarto si sarebbe alzato con quasi 100k.

Ma quindi alla fine quanto hai incassato per la vittoria?

Rimasti in heads-up con Armando abbiamo rispalmato di nuovo. Ero in vantaggio, quando ho visto che il totale per cui giocavamo era di 320k gli ho proposto di fare 150k a lui, 160k a me e di lasciare 10k al vincitore. In totale quindi ho incassato 170k.

I progetti

Hai già progetti per questo bel gruzzolo?

Una parte andrà per il matrimonio: a settembre ho chiesto alla mia compagna di sposarla. E quindi una parte andrà anche nella casa che vogliamo comprare.

Da un punto di vista pokeristico le tue abitudini cambieranno con questa bella iniezione al roll?

Non credo, continuerò a giocare come ho sempre fatto, mantenendo lo stesso average buy-in. In passato ho già pisciato lungo e so che è una cosa da evitare. Già mi hanno iniziato a dire ‘vieni a Rozvadov, ‘vieni all’EPT Parigi’, ‘vieni a Cerignola’…

Festeggiamenti?

Sicuramente festeggerò, ho tantissima gente che mi stima e che mi è stata vicina in questi giorni. Pensa che un ragazzo cui ho fatto da testimone di nozze mi è stato accanto fino alle 7 di mattina, e alle 7 e mezza è andato a lavoro! Ma niente di eclatante, sicuramente faremo qualcosa coi miei genitori e coi suoceri.

Giornalista pubblicista dal 2005, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho fatto anche altro, tipo scrivere due libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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