Uno strano coast to coast, che disegna una parabola diseguale ma indimenticabile per Armando Di Giorgio, chipleader di inizio final day, poi short stack e infine ugualmente trionfatore dell'IPO 19 per 153.000€!
Un andamento tortuoso, che però forse conferisce un sapore speciale a questa vittoria e a questa giornata che ad un certo punto sembrava essersi messa veramente male, per lui...
Il torneo pare iniziare su binari frizzanti, con la fulminea eliminazione di Mateusz Gorka in decima posizione e quella di Michael Stahli in nona, quindi appare chiaro da subito che il vincitore dell'IPO 19 sarà un italiano.
Il primo scossone per il torneo arriva con il megacooler che pare incanalare il torneo dalla parte di Carmelo Romeo, che si ritrova apparecchiato lo showdown dei sogni: openpush con AQ per Angelillo, repush in isolamento con QQ per Di Giampietro e Romeo che si sveglia con KK sul big blind. Il board consegna un monster pot all'italo-tedesco, mandando a casa Angelillo e compromettendo in maniera pressochè definitiva il torneo di Di Giampietro, che esce poco dopo.

La girandola delle eliminazioni prosegue con lo short Sorritelli, che non trova mai feeling con questo final table ed esce infine in sesta piazza. Ma l'avvenimento più importante per il torneo capita qualche orbita più avanti, quando Aris Theodoridis tenta uno steal con K5, trovando Minoletti pronto al call con QQ.
L'uscita di Aris è la peggiore cosa che potesse capitare a questo torneo, e per più di una ragione: nonostante sia ancora per molti versi acerbo e fatichi a tenere a bada l'esuberanza, Theodoridis è un talento. Non solo, dei cinque rimasti era l'ultimo a poter garantire un certo dinamismo, una voglia di rompere gli schemi e di cercare di dominare gli avversari mentalmente, prima che con le carte che arrivano in sorte.

La sua eliminazione causa una brusca frenata al ritmo del tavolo, e lo spettacolo - giocoforza - ne risente. Di Giorgio, Romeo, Alesiani e Minoletti paiono ancorarsi alla sorte, più che alle proprie doti, pur tra non poche attenuanti: la stanchezza dopo 4 giorni intensissimi di poker, gli scalini importanti tra le posizioni residue (17mila euro tra 4° e 3°, 39mila fra 3° e 2°, 53mila fra 2° e 1°).
Ad ogni modo, l'action subisce una brusca frenata. Ne approfitta Mauro Minoletti, prendendo il largo nel chipcount ma mancando sempre il colpo della staffa, anche per via della sfortuna. L'azione è lenta ma i cambi in vetta non mancano.

Infatti è Alesiani a prendere chips e fiducia, ma Di Giorgio trova un esiziale raddoppio ai suoi danni in un allin preflop AQ vs K9 e 9 river. Ripreso il comando, Di Giorgio non lo mollerà più.
L'heads up lo vede infatti partire avanti, 30 milioni contro 25, e vive un solo sussulto: quello decisivo:
L'IPO 19 si conclude pertanto così:
- Armando Di Giorgio 153.000€
- Mauro Minoletti 100.100 €
- Valentino Alesiani 61.600 €
- Carmelo Romeo 44.800 €
- Aris Theodoridis 34.800 €
- Alessandro Sorritelli 27.880 €
- Fabio Di Giampietro 21.220 €
- Alessandro Angelillo 16.100 €