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Lally, vittoria e baldoria
Se siete assidui frequentatori del nostro portale, sapete benissimo che la nostra redazione è sempre a caccia di storie di avvenimenti e persone che vadano al di là della semplice narrativa ludica e prettamente sportiva del nostro gioco.
Quella che ci ha fornito nella notte Jesse Lally, è l'ennesima dimostrazione che all'interno di un torneo di poker possono succedere talmente tante di quelle cose, che a commentarle dopo non ci si crederebbe.
Jaswinder Jesse Lally e la sua vittoria
Canadese, ormai non più giovanissimo, ma con un aspetto che tradisce decisamente i suoi 58 anni di età, Lally gioca a poker da 25 anni, ma lo fa per diletto, allontanandosi da famiglia e lavoro per circa una decina di giorni all'anno.
Il vincitore del Dealers Choice, giocatosi negli ultimi tre giorni al Rio di Las Vegas per un Buy In di $1.500, ha imparato fin da piccolo la gestione di un'attività che fa capo al ramo dei liquori e delle bevande alcoliche in generale e, visto che ha una moglie e due figli già grandi, una ragazza di 25 anni e uno di 18, il tempo per il poker è leggermente aumentato ultimamente.
Eh sì, perché se negli altri anni la sua destinazione preferita era la vicina Vancouver, visto che Lally è canadese, quest'anno si è dilettato nella trasferta pokeristica più importante della sua vita, quella con destinazione Las Vegas WSOP.
Mai scelta fu più azzeccata, visto che Lally ha deciso di iscriversi al Dealers Choice 6-Handed, che ha attirato 307 partecipanti per un prize pool di $409.845.
Quasi "a chip and a chair"
Durante il Day 1 ha toccato un tetto minimo di 900 chips, pochissimi bui a Hold'Em e comunque una possibilità di manovra molto ridotta a ogni tipo di gioco.
Sì, perché la specialità del dealer's choice, comprende una varietà di specialità che nessun altro torneo può offrire. Tra le varianti che si può chiedere di giocare quando si è in possesso del bottone, ci sono giochi come Stud Hi-Lo, Omaha Hi-Lo, No-Limit 2-7 Lowball Draw, Badacey.
In tutto sono ben 20 le opzioni di scelta dei giocatori e due di queste, Badacey e Seven-Card Stud Hi-Lo Regular, il nostro eroe non le aveva mai giocate.
Nonostante tutto, il tavolo finale è stato per lui una specie di mattanza, visto che il vincitore ha eliminato tutti i suoi avversari tranne uno, soprattutto grazie alle specialità Stud.
I piani su come spendere i soldi? Facile: "Pagare alcune bollette. Divertirsi. Tornare qui. Era il mio sogno vincere un braccialetto, l'ho realizzato".
Ecco il payout:
Long Ma vince il tombolone
È stato un field oceanico quello che ha invece popolato l'Event #4: $500 The Reunion No-Limit Hold'em.
Qualcosa come 12.973 giocatori hanno deciso di prendere parte al torneo, per un buy in popolarissimo da $500, al quale non sono voluti mancare giocatori più o meno forti giunti a Las Vegas da tutte le latitudini.
Il montepremi creato è stato di $5,448,660 e dopo tre giorni di gioco, incluso un epico Day 2 durato 17 ore, tutto si è concluso dopo un fulmineo ultimo giorno durato poco più di un'ora e che ha visto Long Ma vincere questo tombolone che avrebbe potuto chiudersi in maniera meno rapida, se le giornate fossero state distribuite in maniera più equilibrata.

Il vincitore ha portato a casa il suo primo braccialetto WSOP e un enorme primo premio di $513.604, un incredibile ritorno del 1.000% dal suo buy-in.
La vittoria è giunta dopo il testa a testa conclusivo vinto contro l'americano Giuliano Lentini, dalle incontrovertibili origini italiane, secondo per un premio di $317,352
Ecco il payout: