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WSOP 2023: quando il karma è benevolo, Assi e Kappa buoni per Ravalet

Quando si pensa al karma la prima cosa che viene in mente è una specie di divinità superiore che muove i destini del mondo per rendere merito a chi è in credito o punire chi in precedenza ha approfittato di qualcosa di positivo, magari con mezzi poco leciti.

Per quanto riguarda i giocatori di poker, il karma non viene nominato spesso, nemmeno dai più superstiziosi, cosa che invece non è avvenuta al Day 2 del Event #15: $1,500 6-Handed No-Limit Hold’em che stanotte affronterà il suo Day 2.

Assi vs Kappa

Il curioso episodio che ribalta questo tipo di concezione, è avvenuto nella parte centrale del torneo, quando si stava giocando il livello precedente allo scoppio della bolla, il numero 13, SB 2.000/BB 3.000/ ANTE 3.000.

Ad essere protagonista del colpo lo short Sebastien Ravalet e l’australiano Max De Meyrick, che hanno dato vita ad uno dei più classici cooler che di frequente capitano ai tornei, in questo caso Assi contro Kappa.

La dinamica del colpo non è certo di quelle tra le più arzigogolate, ma è l’epilogo a strappare il sorriso a chi ha assistito al colpo, che vede il giocatore australiano aprire in miniraise da mid position a 6.000, azione che trova il push da grande buio di Ravalet per meno di 10 BB, prontamente snappato dall’original raiser che gira sul tavolo la seconda mano più forte del mazzo per questo showdown:

  • Max De Meyrick k k
  • Bastien Ravalet a a

Prima che il dealer giri le carte comuni, con quelle private ormai presenti sul tavolo a faccia in su, Ravalet informa tutti della sensazione che lo attanaglia in quel momento.

“Il karma mi farà perdere”

Il giocatore europeo sorride amaro alla luce di una situazione che a suo modo di vedere lo vedrà sconfitto al river, visto che in precedenza aveva avuto un colpo molto fortunato che gli aveva permesso di rimanere in piedi grazie ad un Kappa sopraggiunto in suo aiuto.

Qualche minuto fa ho crackato gli assi ad un giocatore e questa è la forza del karma. Prima si vince e poi si perde“, dichiara con una punta di fatalismo ( falso o vero decidete voi ) il giocatore francese.

La teoria del “una volta moscerino e una volta parabrezza“, sembra essere il cruccio che spaventa di più il giocatore transalpino, che quindi si aspetta di essere eliminato dal 30% del suo avversario, tanto che si alza dal tavolo e si sposta verso il centro della sala senza guardare il board.

Board che invece permette agli assi di rimanere buoni fino al river: q 3 2 2 4 .

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Come è finita

Come vi abbiamo già dato conto nel report di apertura, il torneo ha terminato la sua prima giornata, per un totale complessivo di 2.454 iscritti e un Prize Pool di $3,276,090.

Il giocatore francese risulta tra i 168 giocatori rimasti in gara che torneranno nella serata di oggi per provare a mettere al polso il braccialetto dell’evento e una prestigiosa prima moneta da $465.501.

Il francese Ravalet è alla fine riuscito a chiudere positivamente la sua giornata, terminando tra i primi 100 con uno stack ancora una volta risicato.

Ma il karma non conosce ostacoli…

Foto Homepage: Braccialetto Courtesy Pokernews & Hayley Hochstetler

Per rimanere informati su tutto ciò che sta succedendo a Las Vegas, vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata alla kermesse.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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