Vai al contenuto

Chi è Magnus Carlsen, l’ex re degli scacchi che strizza l’occhio al poker

Quest’oggi ci occupiamo di una delle figure che più si sono distinte negli ultimi anni nel mondo del poker e che, rispetto a tanti altri che sono arrivati al giochino provenendo da quella disciplina, ha messo in atto le armi migliori che servono ad eccellere negli scacchi, per poi emergere tra i migliori del mondo nel gioco del poker. Per ora con risultati alterni.

Magnus Carlsen, fenomeno polivalente

Stiamo parlando di Magnus Carlsen, uno dei giocatori più forti del mondo in un gioco complicato, ma bellissimo come gli scacchi.

L’apice del passaggio del passaggio dal mondo degli scacchi a quello del poker, è stato fatto registrare lo scorso luglio del 2022, quando il cervellone norvegese ha dichiarato con una rivelazione scioccante, che non avrebbe più difeso il titolo di campione del mondo, titolo che Carlsen ha vinto in carriera ben 5 volte.

Con questa decisione, Carlsen lasciava campo libero al suo più accreditato avversario, Ian Nepomniachtchi, che a quel punto se la sarebbe dovuta vedere con il secondo dei candidati, Ding Liren.

Quella dichiarazione lasciò pochissimi dubbi: “Ho parlato con il mio staff, con i miei compagni con cui gioco più spesso, ho parlato con la FIDE, ho parlato anche con Ian. La conclusione è molto semplice: non sono motivato a giocare un’altra partita“, disse Carlsen. “Non c’è molto da guadagnare. Mi piace meno di prima, e anche se sono sicuro che una partita sarebbe interessante per ragioni storiche, non ho alcuna inclinazione a giocare e semplicemente non giocherò quella partita. Non escludo la partecipazione in futuro, ma non ci conto così tanto“.

Magnus Carlsen Courtesy Pokernews & Danny Maxwell

I tentativi falliti

Dopo queste dichiarazioni, le cui fondamenta partono dall’anno precedente quando Carlsen aveva fatto sapere di non divertirsi più come un tempo, il giocatore nordico aveva smesso di giocare a tempo pieno a scacchi e la cosa fu notata dal presidente della FIDE Arkady Dvorkovich e il direttore generale Emil Sutovsky, i quali hanno provato a convincere il campione di scacchi a non abbandonare così precocemente quel mondo, ma, evidentemente, senza gli effetti desiderati.

Inoltre, Chess.com ha dato conto della risposta di Dvorkovich, che ha semplicemente preso atto della decisione di Carlsen, sapendo benissimo che non ci sarebbe stata alcuna possibilità che egli tornasse sui suoi passi. Ma lo stesso Carlsen chiuse le porte in maniera piuttosto netta, dicendo che era lui che aveva incontrato i due per manifestare la propria decisione sul suo futuro e non loro che provavano a convincerlo a desistere.

Le tempistiche, peraltro, aiutano non poco a capire la fondatezza e la determinazione delle intenzioni di Carlsen, che ben prima della sua ultima partita a difesa del suo titolo di campione del mondo di scacchi, lui stesso parla di un anno/un anno e mezzo prima, stava ponderando sulla sua decisione di lasciare le partite più importanti del mondo.

Magnus Carlsen è un giocatore di poker adesso?

Magnus Carlsen courtesy Pokernews & Eloy Cabacas

La domanda di questo paragrafo va ovviamente analizzata in tutte le sue sfaccettature, anche perché lo stesso Carlsen non ha mai detto di voler abbandonare il mondo degli scacchi per passare a quello del poker in maniera definitiva, anzi ha sempre dichiarato che avrebbe comunque giocato degli eventi che lo avrebbero soddisfatto, non certo sotto l’aspetto economico, ma soprattutto sotto quello della propria soddisfazione personale, termine che racchiude, tra gli altri, un aspetto che lui considera determinante, il divertimento.

Di sicuro, dal momento in cui sono state fatte queste dichiarazioni e, anzi, da quando l’ex campione del mondo di scacchi ha cominciato a manifestare le sue intenzioni di allontanarsi da regine e cavalli, l’attività pokeristica di Carlsen si è fatta piuttosto serrata, seppur con risultati, per adesso, non indimenticabili.

Tra aprile 2022 e oggi, a livello torneistico, secondo Hendonmob Carlsen è andato a premio in sole due occasioni, al Norwegian Championship giocatosi a Dublino e al Main Event del Gran Final di Montecarlo, dell’European Poker Tour.

Nel primo torneo, giocatosi ad aprile dell’anno scorso, un Main Event da €880, Carlson terminò il Norvegian Championship di Dublino al 25° posto per un premio di €5.160 Euro, mentre il suo secondo In The Money è giunto nel Principato, quando, sempre al Main Event, terminò la sua corsa al 63° posto per €15.000.

Occorrerebbe capire quali siano le frequenze di gioco del norvegese, che con ogni probabilità sta affrontando questo passaggio dagli scacchi al poker con lo stesso approccio che gli aveva permesso di diventare la stella più luminosa del firmamento della sua ex passione: studio, studio, e ancora studio.

Chi è Magnus Carlsen

Carlsen è nato a Tunsberg, Norvegia, il 30 novembre del 1990, da due genitori che hanno fatta carriera in due mondi separati nei quali, di certo, serve una certa dimestichezza nell’usare la materia grigia, papà Henrik consulente informatico e mamma Sigrun ingegnere chimico.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Proprio per via di questi lavori, la famiglia Carlsen ha trascorso un anno in Finlandia, prima di trasferirsi in Belgio e infine tornare in Norvegia, dove Magnus ha trascorso gran parte della sua infanzia.

Ma proprio questa duttilità nel viaggiare e conoscere nuovi posti, mista alla capacità di adattamento, è stata la leva che ha permesso all’ex campione di scacchi di mettersi sempre in gioco fin dalla sua tenera età, caratteristica che gli ha aperto la mente come lui stesso ha spesso dichiarato e che gli è servita per eccellere in un gioco difficile come gli scacchi.

Si dice che fin da bambino, a due anni per intenderci, riuscisse ad assemblare puzzle di difficilissima composizione, mentre già a 5 anni mise in pratica i primi insegnamenti del papà, scacchista per diletto, ed è stato sempre lui stesso a dire che le motivazioni maggiori per diventare un decente giocatore di scacchi, venivano fornite da una delle sue tre sorelle, la maggiore, che Magnus voleva battere a tutti i costi.

Magnus ha cominciato a giocare seriamente dopo aver completato la scuola primaria, per un anno circa, prima di terminare il suo ciclo di studi che, successivamente, lo ha portato a spaziare anche nell’imprenditoria, fondando la Play Magns AS, una rivoluzionaria app di scacchi, che dopo qualche anno fu completamente acquistata e assorbita da Chess.com, del quale ancora oggi Carlsen è uno dei testimonial.

Tifoso del Real

Vegetariano, appassionato di calcio e super tifoso del Real Madrid, Carlsen diede il via ad una parttia di calcio di Liga dei “blancos” contro il Valladolid nel 2013, all’indomani del suo primo titolo di Campione del Mondo.

Carlsen è diventato Gran Maestro nel 2004 e nel 2006 è diventato il giocatore più giovane della storia degli scacchi a superare i 2.600 punti Elo, record poi battuto da altri suoi colleghi più giovani negli anni a seguire.

Foto Homepage: Magnus Carlsen Courtesy Pokernews & Alec Rome

Se vuoi conoscere le regole del poker texas hold’em puoi consultare la nostra guida!

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI