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Phil Hellmuth

Phil Hellmuth: tutti i suoi 16 braccialetti WSOP, uno per uno

In Italia era ancora mattina presto, si sentiva profumo di caffè mentre qualcuno era già al lavoro e altri si accingevano a iniziare la giornata. Dall’altra parte del mondo c’era invece un uomo in eterna missione, che compiva l’ennesimo capolavoro di una carriera impareggiabile: Phil Hellmuth. Abbiamo già raccontato del suo sedicesimo braccialetto, qui vogliamo celebrarli tutti.

Ecco allora una rassegna di tutti e sedici i braccialetti WSOP vinti da Phil Hellmuth, dal primo all’ultimo, con allegate varie curiosità.

Phil Hellmuth festeggia con l'amico Mike Matusow (Courtesy of Melissa Haereiti - PokerNews)
Phil Hellmuth festeggia con l’amico Mike Matusow (Courtesy of Melissa Haereiti – PokerNews)

Phil Hellmuth: tutti i suoi 16 braccialetti WSOP

Siete pronti a tuffarvi nel meraviglioso mondo dell’uomo dei record? La storia del giocatore con più braccialetti nella storia dei tornei di poker inizia nel 1988, quando un ancora 22enne Phil Hellmuth chiudeva al quinto posto un evento WSOP di Seven Card Stud Hi/Lo, vinto poi da Lance Hilt. Era il primo di 66 (sessantasei, avete letto bene) tavoli finali alle World Series Of Poker. L’appuntamento con il primo braccialetto era invece rinviato di appena un anno.

19 maggio 1989: $10.000 WSOP Main Event (Braccialetto #1)

  • Iscritti 178
  • Premio: 755.000$

Al tempo l’impatto di questo successo fu fragoroso, per diverse ragioni. La personalità già spiccata di questo ragazzo, al tempo il più giovane di sempre a fregiarsi del titolo di campione del mondo (sarebbe stato superato soltanto da Peter Eastgate, 19 anni dopo), faceva capire che si era di fronte a un giocatore speciale. E poi c’era l’avversario, il leggendario Johnny Chan. Quel giorno Phil Hellmuth gli impedì di compiere un’impresa che non era mai riuscita a nessuno, e che – possiamo dirlo con ragionevole certezza – mai più riuscirà: vincere il WSOP Main Event per 3 anni in fila. L’Orient Express si fermò proprio all’ultimo ostacolo: 1° nel 1987, 1° nel 1988, 2° nel 1989. Quel giorno, di fatto, si pose fine a una leggenda per dare vita a a un’altra.

Phil Hellmuth WSOP Main Event 1989
Riconoscete questo pischello che festeggia il Main Event 1989?

29 aprile 1992: $5.000 Limit Hold’em (Braccialetto #2)

  • Iscritti 88
  • Premio 188.000$

Tre anni dopo il monello del poker si ripete, stavolta in un evento Limit Hold’em. Il field non era di quelli oceanici, e anche per questo forse quella ottenuta in heads up contro Steve Kopp rimane la meno appariscente delle sedici perle iridate di Phil Hellmuth.

26 aprile 1993: $2.500 No Limit Hold’em (Braccialetto #3)

  • Iscritti 173
  • Premio 173.000$

Appena un anno dopo Phil torna a colpire nel No Limit Hold’em, la specialità che gli regalerà poi la maggior parte delle gioie, anche se il record lo ha raggiunto e alimentato grazie alle varianti, nell’ultima parte della carriera. L’ultimo avversario per questo terzo braccialetto fu Noli Francisco, forse il miglior giocatore filippino della storia, da qualche anno deceduto.

27 aprile 1993: $1.500 No Limit Hold’em (Braccialetto #4)

  • Iscritti 284
  • Premio 161.400$

Letteralmente il giorno dopo, Phil Hellmuth vince ancora e di nuovo nel No Limit Hold’em. Una maratona chiusa tutta in un giorno, nonostante i 284 iscritti che al tempo rappresentavano il field più numeroso battuto dal giocatore residente in California. L’heads up vinto contro Chris Tsipralidis consegnò alla storia un back to back incredibile. Ma Phil non si accontentò…

28 aprile 1993: $5.000 Limit Hold’em (Braccialetto #5)

  • Iscritti 63
  • Premio 138.000$

Hat Trick! Se quello dei 16 braccialetti è un record praticamente insuperabile, lo è ancora di più quanto Phil Hellmuth riuscì a combinare tra il 26 e il 28 aprile del 1993. Tre braccialetti in altrettanti giorni, l’ultimo vinto in heads up contro il malcapitato Don Williams.

3 maggio 1997: $3.000 Pot Limit Hold’em (Braccialetto #6)

  • Iscritti 170
  • Premio 204.000$

Passano 4 anni, uno dei “digiuni” più lunghi di Phil. L’astinenza termina contro un altro “mammasantissima” del poker, come il campione del Main Event 1983 Tom McEvoy. Con questo successo Phil Hellmuth completa la “collezione degli Hold’em”, avendo vinto sia Limit, che Pot Limit che No Limit.

26 aprile 2001: $2.000 No Limit Hold’em (Braccialetto #7)

  • Iscritti 441
  • Premio 316.550

Servono altri 4 anni di attesa per arrivare al braccialetto numero 7. L’attesa viene ripagata alla fine di aprile, quando Phil Hellmuth e TJ Cloutier si fanno strada fra i 441 iscritti all’evento numero 5 delle WSOP 2001. Bella battaglia, poi risolta in favore di Hellmuth. Curiosità: al terzo posto aveva chiuso Layne Flack, campione venuto a mancare l’estate scorsa.

28 aprile 2003: $2.500 Limit Hold’em (Braccialetto #8)

  • Iscritti 194
  • Premio 171.400$

Ancora Limit Hold’em, ancora un braccialetto: e sono 8, tutti ottenuti nelle varie specialità dell’Hold’em. Una “monotonia”, questa, che verrà rotta soltanto 9 anni dopo. L’avversario sconfitto in heads up in questa occasione è Young Phan.

17 maggio 2003: $5.000 No Limit Hold’em (Braccialetto #9)

  • Iscritti 398
  • Premio 410.860$

Non è leggendario come il 1993, ma il 2003 è comunque un anno super positivo, per Phil Hellmuth alle WSOP. I braccialetti conquistati sono due, il secondo dei quali ha un sapore davvero speciale: l’avversario sconfitto nel testa a testa finale è Daniel Negreanu, forse ad oggi il giocatore che più di ogni altro vorrebbe inseguire e superare Hellmuth. Erik Seidel completò un podio di raro prestigio, che in quel momento valeva ben 16 braccialetti: 8 Hellmuth, 6 Seidel, 2 Negreanu.

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HU vs Daniel Negreanu

25 luglio 2006: $1.000 No Limit Hold’em w/rebuy (Braccialetto #10)

  • Iscritti 754
  • Premio 631.863$

Primo e unico torneo rebuy vinto in carriera da Phil Hellmuth. La modalità venne accantonata di lì a poco dalle World Series, per venire poi parzialmente riabilitata con la modalità re-entry. Ottimo e probante anche qua l’ultimo avversario sconfitto, il solidissimo Juha Helppi. Phil raggiunge Doyle Brunson e Johnny Chan, al tempo unici in doppia cifra di braccialetti.

11 giugno 2007: $1.500 No Limit Hold’em (Braccialetto #11)

  • Iscritti 2628
  • Premio 637.254

Ennesimo braccialetto vinto a Hold’em, 11 su 11. Quello ottenuto in heads up contro Andy Philachack, tuttavia, rimane un braccialetto dal sapore speciale perché consentì a Phil Hellmuth di diventare il più titolato giocatore di sempre alle WSOP, superando Brunson e Chan.

10 giugno 2012: $2.500 Razz (Braccialetto #12)

  • Iscritti 309
  • Premio 182.793$

Alla fine, dopo un’attesa durata 23 anni, arriva anche il primo braccialetto “non Hold’em”. Phil Hellmuth lo conquista nel Razz ai danni di Don Zewin. La sua gioia è enorme, anche perché l’indomani sarebbero stati 5 anni senza vincere un braccialetto: il suo digiuno più lungo.

4 ottobre 2012: €10.450 WSOPE Main Event (Braccialetto #13)

  • Iscritti 420
  • Premio 1.022.376€

Forse la sua vittoria più devastante e sorprendente di tutte. Al tempo (e ancora oggi) il WSOPE Main Event veniva considerato il torneo più difficile al mondo, perché molto meno popolato di giocatori occasionali. Il field era infatti di quelli da far tremare i polsi, ma Phil andò avanti per la sua strada e l’immagine di lui che alza le braccia al cielo al Casinò Barrière di Cannes rimarrà nella storia anche perché sanciva l’ennesimo record imbattibile: Phil diventa il primo e unico giocatore a vincere sia il Main Event delle WSOP, sia quello delle WSOPE.

Phil Hellmuth vince il WSOPE Main Event: uno dei momenti più iconici della sua carriera

8 giugno 2015: $10.000 Razz Championship (Braccialetto #14)

  • Iscritti 103
  • Premio 271.105$

Nella sua caccia senza sosta ai braccialetti, Phil inizia a cambiare strategia. Troppo affollati e troppo “varianzosi” i tornei di No Limit Hold’em, specialità tra l’altro in cui sembra un po’ soffrire la continua evoluzione del gioco. Così Phil inizia a focalizzarsi sulle varianti, scelta che pagherà già nel 2015: il Razz Championship è suo, ai danni di un osso duro come Mike Gorodinsky.

11 luglio 2018: $5.000 No Limit Hold’em (30 minute levels) (Braccialetto #15)

  • Iscritti 452
  • Premio 485.082$

Quasi a smentire se stesso, Phil centra il braccialetto numero 15 ancora in Hold’em, e per giunta in un evento turbo. Steven Wolansky non riesce ad arginare il ciclone Hellmuth, che così può scrivere un nuovo – e parzialmente inatteso – capitolo della sua leggenda.

17 ottobre 2021: $1.500 No Limit 2-7 Lowball Draw (Braccialetto #16)

  • Iscritti 272
  • Premio 84.951$

L’ultima perla, di cui vi raccontiamo qui. Il sedicesimo braccialetto, il primo nel No Limit 2-7 Draw, una specialità che lo stesso Phil Hellmuth ha detto di avere studiato molto, essendo stata sempre impreziosita da grandi campioni. Una vittoria inseguita da 30 anni e spesso solo accarezzata: Avevo perso 2 volte in heads up, una contro Billy Baxter e una contro John Juanda”. Ora ha rimesso le cose a posto.

Phil Hellmuth, alcune curiosità in sintesi

  • Braccialetti WSOP vinti: 16
  • Specialità in cui ha vinto braccialetti: 5 (No Limit Hold’em, Pot Limit Hold’em, Limit Hold’em, Razz, No Limit 2-7 Lowball Draw)
  • Tavoli finali WSOP: 66
  • In the Money WSOP: 173
  • Anno con più braccialetti WSOP: 1993 (3)
  • Anno con più tavoli finali WSOP: 1992 (5)
  • Periodo più lungo senza braccialetti WSOP: 1826 giorni (dal 11 giugno 2007 al 10 giugno 2012)
"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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