Nick Petrangelo non è un professionista molto noto a livello mediatico eppure è uno dei giocatori più stimati nell'elité dei regular dei tornei high roller. Più volte abbiamo sentito diversi top player definirlo come uno dei migliori tra i migliori, mentre Daniel Negreanu lo ha definito, un paio di anni fa, "il giocatore più forte e aggressivo" che abbia mai incontrato al tavolo.
Petrangelo si è guadagnato questo rispetto grazie a uno studio incessante e molto intenso della GTO, strategia di cui oggi è uno dei massimi esponenti al mondo. Le sue competenze in questo senso sono indiscutibili e se è vero che la pratica è un'altra cosa, è altrettanto vero che il professionista americano sa anche stare al tavolo. Lo dimostrano numerose mani ma una in particolare la dice lunga sulla sua bravura: durante l'ultimo Super High Roller Bowl dell'Aria Casino (torneo da $250.000 di buy-in) ha letto alla perfezione l'impenetrabile Phil Ivey.
La mano tra Phil Ivey e Nick Petrangelo al SHRB
La mano inizia sui blinds 1.000-2.500 con big blind ante di 2.500. Foldano tutti fino a Phil Ivey, che dal bottone apre il gioco a 6.000 con a 9 . Nick Petrangelo è sul big blind con 3 2 e decide di chiamare.
Il flop è a j 9 , un action flop: Ivey ha la doppia coppia e Petrangelo ha il progetto di colore. Petrangelo fa check e Ivey punta 6.000 sul pot di 9.500. Petrangelo ci pensa per qualche secondo e chiama.
Il turn è un 7 che consegna a Petrangelo il colore. Invece di checkare, il professionista di origini italiane decide di uscire in puntata per 18.000 sul pot di 27.000, esattamente 2/3. Una donk-bet inusuale, che Nick Schulman spiega così: "Credo che Petrangelo punti perché sa che Ivey potrebbe pot-controllare sul turn con molti A-x, motivo per cui vuole subito valuebettare il suo colore".
Doug Polk, invece, la pensa in questo modo: "È una decisione interessante, ora Nick sta costruendo un range di lead. Se ci pensiamo, su questo board il suo range di flat preflop è molto forte tra scale e colori. Le doppie coppie sono più rare, avrebbe rilanciato sul flop o eventualmente check/callato sul turn. Uscire in puntata qui crea un range molto polarizzato: colori, scale e puri bluff".
L'hero fold di Nick Petrangelo
Ivey chiama e il river lo premia: è un 9 che gli consegna il fullhouse e il contro-sorpasso. Petrangelo continua a puntare, nello specifico 48.000 sul pot di 63.500. Una puntata grossa, specialmente se si pensa che Ivey ha solo 135.000 alle spalle.
Qui Ivey si inventa una mossa interessante: invece di rilanciare subito utilizza una time extention per far finta di doverci pensare ancora per un po'. Poi, a pochi secondi dalla fine del tempo a sua disposizione, va all-in.
Petrangelo deve chiamare 87.000 su un piatto di 246.500. Ha buone odds e un colore in mano, ma capisce che ora il range di Ivey è strettissimo: le mani che batte sono davvero poche, considerando anche che ha il colore più basso possibile. Nick utilizza tutte le time extention a sua disposizione e alla fine trova un ottimo fold, che la dice lunga sulle sue indiscutibili abilità. D'altronde, non vinci 16 milioni di dollari nei tornei live per caso...