Non tutti gli organizzatori dei tornei di poker live sono sereni per via della pandemia e della Variante Delta, in particolar modo negli Stati Uniti, dove in diversi stati c’è un vero embargo per il texas hold’em live (ritenuta un’attività pericolosa per i contagi). In questo contesto si sta muovendo la carovana del World Poker Tour .

World Poker Tour: annullata seconda tappa negli Stati Uniti
Il casinò Maryland Live ha annunciato la cancellazione della tappa del World Poker Tour in programma dal 15 al 28 settembre. La sala da gioco non è entrata nel dettaglio nel giustificare la decisione, ma ha annunciato che preferisce organizzare nei prossimi mesi l’evento in sicurezza.
Maryland Live è situato a Hanover cittadina tra Baltimore e Washington, D.C. area che sta registrando nuovi picchi di contagi. Purtroppo non è un caso isolato. Si tratta del secondo evento WPT che è stato annullato nel giro di poche settimane.
Ad agosto (dal 13 al 30) doveva disputarsi l’evento World Poker Tour in Florida, nella cardroom Bestbet di Jacksonville. Purtroppo la variante Delta sta spiazzando gli organizzatori e la 19esima stagione del WPT. Variante che si è diffusa pericolosamente nel Nord della Florida.
La prossima tappa del WPT è in programma sempre in Florida a novembre per il WPT Seminole Rock ‘n Roll Poker Open a Hollywood, nella sala principale di Hard Rock negli Stati Uniti.
L’aspetto singolare è che sia Maryland Live che Bestbet non hanno sospeso l’attività pokeristica al proprio interno ma solo le tappe del World Poker Tour. Il motivo è di facile comprensione: gli organizzatori vogliono evitare la presenza di players non locali per eventuali nuove contaminazioni. Si cerca di evitare spostamenti inutili.
Ed è inevitabile che aumenti l’apprensione in vista delle WSOP (lo start il 30 settembre). A Las Vegas è di nuovo in vigore l’obbligo dell’uso della mascherina all’interno dei casinò. E’ stata fatta una bella retromarcia dopo la de-regulation di luglio.
Il contesto non aiuta e difficilmente il Governo USA permetterà ai turisti e giocatori europei di entrare negli Stati Uniti. Le frontiere sono ancora chiuse. C’è solo uno spiraglio per chi è munito di green pass ma si tratta solo di rumors ufficiosi.