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Sergio Castelluccio Courtesy Pokernews

Tre rapidi consigli per prendere valore dai tells dei nostri avversari

Tells, sempre troppo poco considerati. Uno degli aspetti che contraddistingue un buon giocatore di poker, fa capo alla psicologia, quel comparto spesso curato in maniera relativa, che, al contrario, in un gioco così complicato e pieno di situazioni marginali da tenere in grande considerazione, darebbe vantaggi di non poco conto se affrontato in maniera seria e professionale.

I consigli indirizzati verso i giocatori alle prime armi, possono sembrare banali, ma di banale in una disciplina così completa, c’è veramente poco. Eccone alcuni.

Poker tells: uno sguardo agli stack avversari

Non è mai un cattivo consiglio quello di fare una certa attenzione alla sistemazione delle chips dei nostri avversari al tavolo. E non parliamo dell’entità delle pile dei gettoni in possesso ai nostri dirimpettai, quanto alla loro sistemazione, chiamiamola così “logistica“.

Se il loro stack è disordinato, ci sono delle concrete possibilità che i loro possessori si siano seduti al tavolo per passare qualche ora in compagnia, più per divertirsi che provare a mettere dei soldi in tasca o vincere a tutti i costi il piatto al quale partecipano.

Al contrario, se il nostro avversario di turno, porrà un’attenzione maniacale ai propri averi, li terrà in maniera ordinata e sarà portato a contare e ricontare le proprie chips, con ogni probabilità saprà quello che sta facendo e sarà poco incline a distribuire a larga mano il proprio patrimonio.

Stile e size di puntata

Porre attenzione agli stili di puntata dei nostri rivali al tavolo è altresì piuttosto importante. Distinguere tra quelli che lanciano i propri gettoni con un certo disordine e un cronico menefreghismo, potrebbe rivelare tells notevoli e parti importanti del loro stile di gioco generale.

Questi giocatori sono quelli che amano intrufolarsi in parecchie mani, giocano colpi che un player che sa quel che fa non giocherebbe mai e, più in generale, sono quelli da tenersi cari quando hittiamo un buon punto.

Meno decifrabili saranno invece quei giocatori che, non solo entreranno nei piatti con una certa parsimonia, ma che proveranno a farlo utilizzando delle size molto diverse l’una dall’altra.

Quindi attenzione quando ci scontreremo contro di essi.

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Poker Tells: quando guardare le nostre carte

Ultimo e, a nostro parere prezioso consiglio, è quello che fa capo al nostro turno di giocata.

Se non dobbiamo agire da early position, il tip è quello di non affrettarci a prendere visione delle nostre carte, ma di fare attenzione a come lo faranno i giocatori che agiscono prima e dopo di noi. In quei momenti sarà possibile carpire qualche informazione, soprattutto nel caso in cui potremmo fare delle comparazioni con le situazioni precedenti.

In molti sottovalutano l’importanza di questo aspetto. Anche in considerazione del fatto che molti giocatori inesperti compiono errori marchiani e propongono dei tells interessanti, come quello di sbuffare se spillano carte che si capisce già che non giocheranno, oppure guarderanno verso l’alto per protestare contro la Dea Bendata che non distribuisce carte buone, eccetera.

Questo serve soprattutto nel momento in cui agiremo prima di questi players e, nel caso dovessero farlo, saranno avversari in meno se dovessimo decidere di partecipare al piatto con un rilancio, anche con carte di poco valore.

Non costerà niente, quindi, guardare le proprie carte solo e soltanto quando sarà il nostro turno per usufruire di tutti questi piccoli vantaggi.

Homepage: Sergio Castelluccio, courtesy Pokernews

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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