[imagebanner gruppo=pokerstars] Un nuovo interessante aggiornamento dalla Cina cerca di far luce su quanto accaduto all'APPT di Nanjing, interrotto dall'intervento della polizia quando si doveva giocare il day 2 per ragioni che fino ad oggi non erano particolarmente chiare: se non altro, adesso sembra farsi strada un'ipotesi, ovvero che il problema di fondo sia la struttura eccessivamente "turbo" e nessuna particolare limitazione per quanto riguarda re-buy o re-entries.
In Cina, infatti, il poker sportivo è legale una volta che si sono ottenuti i dovuti permessi, mentre è proibito il gioco d'azzardo, ed a quanto pare per le autorità una delle discriminanti fondamentali per distinguere un torneo di poker regolare da uno che invece non lo è consiste proprio nel numero di re-buy e re-entries: PokerAsiaPacific.com, uno dei pochi media presenti sul posto durante tutta la manifestazione, ha provato a chiarire questo ed altri punti, tuttavia senza riuscire a risultare pienamente convincente.
Si precisa ad esempio che le foto con gli agenti di polizia all'esterno della struttura siano autentiche, ma al tempo stesso si sottolinea che la polizia fosse presente all'esterno fin dall'inizio della manifestazione, e che parlare di "raid" sia un'esagerazione per come si sono svolti i fatti.

Inoltre, viene minimizzato il ruolo di PokerStars, precisando che l'APPT non fosse l'organizzatore dell'evento ma solamente uno degli sponsor presenti, come dimostrerebbe il fatto che - fra le circa 200 persone dello staff che era coinvolto nella manifestazione - solo una manciata di persone sarebbero state condotte sul luogo da PokerStars, principalmente nella veste di consulenti tecnici.
Il passaggio sulla struttura ed il numero di re-buy e re-entries è però forse quello fra i più interessanti. Scrive infatti il portale asiatico: "Si è posto l'accento sul fatto che la presenza dei re-buy avrebbe dato una connotazione d'azzardo all'evento, e che sia quindi questo il problema dal punto di vista delle autorità cinesi.
La struttura in sé era molto equa, e non una che spingesse particolarmente a fare un uso smodato dei re-entries. Ai giocatori veniva consegnato uno stack di 12.000 fiches ed i bui erano da 30 minuti, identica a quella del Bejin Millions nel 2014 ma con ancora più tempo per i giocatori, e comparabile a quella di molti eventi in giro per il mondo".
Questo punto appare davvero poco condivisibile, visto che no, la struttura dei maggiori eventi attorno al mondo nel 2015 è distante non poco da una che reciti 12.000 fiches di partenza e bui da mezz'ora, visto che - senza neppure conoscere la composizione dei livelli - è chiaro che condizioni simili si possono trovare al massimo in dei side event. Fanno parziale eccezione una serie di eventi WSOP, che partono con stack ridotti per gli standard europei, ma hanno comunque una buona giocabilità nelle fasi avanzate.
E' più che probabile che per gli standard cinesi questo fosse comunque un signor torneo, come dimostra il fatto che il numero di entries - badate bene, non di iscritti unici - complessivamente è stato di 2.359, tanto che gli organizzatori per far fronte alla domanda hanno dovuto eliminare un side event e far giocare un quarto day 1, inizialmente non previsto.
Il sito però non specifica quale fosse il numero massimo di re-buy e re-entries consentiti, e vista la tesi sposata da AsiaPacificPoker.com è lecito aspettarsi che se ad esempio fosse stato consentito un singolo re-entry e re-buy a ciascuno lo avrebbero precisato, perché sarebbe stato un punto a sostegno della loro argomentazione.
Il fatto che non sia stato precisato, dunque, lascia immaginare che questo limite fosse alto o non ci fosse proprio, e del resto il fatto che al day 2 fossero arrivati in appena 162 su 2.359 entries dopo 16 livelli e quattro day 1 giocati non sembra deporre molto a favore di una struttura che non incitasse particolarmente ad effettuare re-buy e re-entries.
Il numero di giocatori unici complessivo non è stato specificato se non per alcune giornate (nel day 1 b ad esempio si è parlato di 692 entries e 560 giocatori), quindi non è possibile sapere con precisione quale sia stato complessivamente l'entità di re-buy e re-entries, ma una cosa è certa: a chi comanda in Cina devono essere sembrati troppi.