Partiamo dalla fredda cronaca: in questi giorni, a Londra, si sta giocando il torneo con il buy-in più alto nella storia del poker. Il costo di ingresso era a dir poco proibitivo, pari a un milione di sterline. In 54 hanno versato questa cifra e alla fine è stato il player cinese Aaron Zang a trionfare.
Al final table non era presente Sam Trickett, uno dei professionisti più noti e navigati del field. Il poker pro inglese è stato infatti eliminato prima di raggiungere i premi a 8 left, eppure questo torneo verrà ricordato per sempre anche come il “suo” torneo. Il motivo? Nel corso del Day 1, Trickett ha realizzato uno dei bluff più estremi nella storia del poker.
Check, check, check… sembrava una mano innocua
La mano inizia con 51 giocatori rimanenti sul field iniziale di 54 iscritti. I blinds sono 3000-6000 con 6000 di ante e ad aprire il gioco è Stephen Chidwick con j 8 dall’hijack. Il pro inglese effettua un mini-raise a 12.000. Sam Trickett spilla a j dallo small blind e decide di chiamare. Bryn Kenney ha 8 6 e sceglie di difendere il suo big blind sfruttando le ottime odds.
Il flop è 7 4 3 . Chidwick ha floppato il colore, Trickett ha due overcard e un progetto di colore nuts, mentre Kenney ha un piccolo progetto di colore e un progetto di scala a incastro.
Trickett fa check, Kenney fa check e Chidwick sceglie di non c-bettare con il suo colore, ma di fare a sua volta check. Il turn è un j che consegna a Trickett la top pair con il miglior kicker possibile. Sam fa nuovamente check e nuovamente viene imitato sia da Kenney, sia da Chidwick: triplo check.
Chidwick sta mascherando il suo colore in modo forse esagerato, visto che puntando potrebbe ottenere valore da top pair e soprattutto dai progetti di colore. In ogni caso, si giunge al river, che è un 7 . Ora il board è accoppiato e dopo sei check consecutivi l’action si infiamma.
Il primo tentativo di bluff di Kenney e il call di Chidwick
Trickett ha la top pair con il miglior kicker possibile e decide di puntare 16.000 sul pot di 45.000. Kenney non ha niente, eppure non vuole mollare il piatto: il pro americano rilancia a 102.000, un raise enorme, pari a sei volte la puntata di Trickett.
Chidwick ha la mano migliore ma ovviamente non può saperlo. L’action è davvero bizzarra e così “stevie444” decide di limitarsi al call. Il pot è salito a 265.000 quando Sam Trickett deve decidere se chiamare, foldare o rilanciare.
Sam Trickett si inventa un bluff leggendario
Molti giocatori, in questo caso, folderebbero. Altri chiamerebbero con la top pair. Pochissimi si inventerebbero un rilancio, trasformando una mano di valore in un bluff. Sam Trickett rientra nell’ultima categoria: dopo averci pensato per qualche secondo, va all-in per 469.000! Ricordiamo che è il torneo con il buy-in più alto della storia.
NOTA BENE: i giocatori coinvolti in questa mano sono tre professionisti navigati che giocano in bankroll. Possono permettersi di partecipare a questo torneo perché hanno patrimoni milionari e vendono quote. Assopoker ti invita a giocare sempre in modo responsabile.
Kenney folda subito, Chidwick è spiazzato e va in the tank. Alla fine, dopo averci pensato per due minuti, decide di foldare il suo colore floppato. La mossa del suo connazionale è troppo forte per effettuare quello che, a questo punto, sarebbe a tutti gli effetti un hero call.
In questo modo, Sam Trickett vince un monster pot in bluff che gli consente di aumentare il suo stack di 236.000 gettoni. Ecco il video della sua giocata: