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Liv Boeree bluff

Tre bluff rimasti nella storia dello European Poker Tour

I bluff, più di ogni altra cosa, sono quel genere di giocate che tendono a rimanere impresse nell’immaginario collettivo. Bluffare è un’arte, che mette insieme intuito e tecnica, coraggio e conoscenza dei range, freddezza e capacità di mostrare un’imperturbabile poker face.

Nella storia dello European Poker Tour ne abbiamo assistiti, di bluff clamorosi, ma oggi vogliamo ricordarne tre in particolare.

 

 

Don’t mess with Liv Boeree!

Siamo all’EPT Londra, ancora nelle fasi piuttosto iniziali, quando Mikhail Chernyshov decide di aprire il gioco rilanciando a 450 con K J . Ruben Visser piazza una three-bet a 1.075 con A 6 , mentre Raul Martinez lancia una chip nel piatto con 9 9 .

Sembra che lo spagnolo intendesse rilanciare, ma da regolamento il suo gesto, non accompagnato da una chiara intenzione, sarebbe interpretabile come un call. A quel punto Martinez chiede a Visser se preferirebbe un raise o un call, e Ruben risponde: “Vorrei vedere il flop ovviamente”.

Forse proprio questa frase chiave induce Liv Boeree a piazzare una 4-bet a 4.100 da small blind, con solo Q 8 . Folda Andre Akkari, folda Chernyshov, folda Visser (come da programma) e alla fine folda pure Martinez!

Good job, miss Boeree!

Guerra tra finlandesi

Ci spostiamo all’EPT Barcellona, dove sono rimasti soltanto in tre:

  • Mikalai Pobal (futuro vincitore dell’evento)
  • Joni Jouhkimainen
  • Ilari ‘ziigmund’ Sahamies

Da bottone, Ilari Sahamies apre a 450.000 con Q 8 , ma da small blind il suo connazionale Joni Jouhkimainen controrilancia a 1.175.000 con 10 6 . Pobal folda e lascia che siano i finlandesi a sbrigarsela tra loro.

Sahamies non ci sta e piazza un mini-raise a 2.000.000. Non è finita qui, perché il suo oppo spara una 5-bet a 3.125.000. ‘ziigmund’ non è tipo da mollare facilmente l’osso e infatti decide addirittura di andare all-in.

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A quel punto, è Joni ad alzare la proverbiale bandiera bianca.

Che bluff per Ludovic Geilich

Torniamo all’EPT di Londra, per assistere all’apertura a 32.000 chip di Ludovic Geilich, che ha 6 3 . Jan Olav Sjavik pesca A J ma decide soltanto di chiamare da small blind, così come fa Leo McClean con K Q da big.

Il flop è K 10 10.

Check di Sjavik, check di McClean e Geilich piazza una puntata esplorativa di 31.000 su piatto da 106.000. Jan ha un’overcard e un progetto di scala a incastro e chiama, così come fa McClean con il suo re.

Il turn è un A e ancora una volta assistiamo a un doppio check. La maggior parte di noi a questo punto si sarebbe probabilmente arresa, ma Geilich punta 98.000 su pot da 199.000 con il 0% spaccato di equity.

Ed evidentemente ha ragione, perché Sjavik folda la sua top pair e progetto di scala a incastro, mentre McClean dopo qualche attimo fa lo stesso.

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