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Quando Van Putten decise di sfruttare la sua posizione e trasformò in bluff la sua scala (Video)

Nella mano che vi andiamo a proporre questa domenica, l'olandese Jasper van Putten si inventò un bluff per non dare possibilità di divederlo con il suo avversario, l'ungherese Martin Czuczor, vista la sortita di ben cinque carte di picche sul board.

EPT Praga 2016

Non è poi passato tantissimo tempo dall’European Poker Tour di Praga del 2016 e dal suo Main Event durante la stagione numero 13, che riservò a tutti la sorpresa della vittoria di una stella nascente del poker moderno, l’olandese Jasper Meijer Van Putten. 

Una delle mani che gli permisero di portare a casa quel titolo, fu quella che vi proponiamo quest’oggi, quando una sua intuizione derivante dalla posizione occupata, gli permise di costringere al fold il suo ultimo avversario, l’ungherese Marton Czuczor, in un colpo dove il monotone a picche sul board avrebbe premiato il primo che sarebbe riuscito a fare action per primo.

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E così è stato.

Lo shove di Van Putten

L’olandese le mise tutte fuori posizione costringendo il suo avversario a mettere sotto e “turnando” una mano che dapprima aveva un certo valore al flop, mandato completamente al macero da altre due picche atterrate tra turn e river. 

Questo è il classico colpo dove abilità, genio e creatività vanno di pari passo, abbinate anche alla capacità di sfruttare la posizione, anche, come in questo caso, se siamo i primi a parlare. 

Ungherese timido?

Qualcuno di voi potrà obbiettare che dal lato dell’ungherese si poteva fare qualcosina in più, magari al turn, ma la sua doppia coppia ha volare sia al flop che in quarta carta e il suo check behind non può essere condannato. 

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Il fold al river in questa situazione, a carte viste e con quell’action, si fa preferire al call, qui è semplicemente stato più bravo l’olandese.

Certo è che questa mano ha poi fatto mettere le ali a Van Putten che da quel momento in poi ebbe strada spianata per la conquista della vittoria. 

 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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