[imagebanner gruppo="pokerstars"] Dopo il successo di Max Pescatori nell'evento Razz, tutti gli appassionati di poker italiani confidavano nel trionfo di un altro affermato professionista italiano, Alessio Isaia, che si presentava al final day dell'evento #12 con un ottimo stack. Tuttavia per il giocatore piemontese la vittoria non è arrivata, anche se il 9° posto finale nell'evento #12 (un 6-max da 1.500$) non è certo da buttare.
Isaia incominciava il Day 3 proprio con la 9° posizione provvisoria, quando i giocatori rimanenti erano 25 e il chipleader si chiamava Steve Billirakis, americano già vincitore di due braccialetti WSOP. Nel field schierato al final day erano presenti anche molti professionisti di rilievo nella scena live americana, anche se per molti di loro l'eliminazione è arrivata in fretta: Scott Montgomery è stato eliminato in 23° posizione quando i suoi Nove hanno sbattuto contro le Donne di Raviv; il forte regular Zo Karim ha salutato tutti in 20° posizione (13.373$) con un A-9 che non scoppia i Dieci dell'avversario; Gordon Vayo (runner-up dietro a Davidi Kitai l'anno scorso) si è arreso in 17° posizione per 17.229$.
Nel frattempo il nostro Alessio Isaia continuava la sua marcia verso il final table, senza farsi coinvolgere in piatti particolarmente degni di nota. Chi, invece, vedeva la sua leadership crollare era proprio il chipleader del Day 2 Steve Billirakis, che esce perdente da un piatto gigante: all-in a tre e allo showdown Billirakis mostra i Jacks, Iaron Lightbourne gira A-K e lo short Daniel Maor si ritrova nettamente sfavorito con una coppia di Nove. Tuttavia, gli Dei del poker sono dalla sua parte: grazie al board 10-5-2-A-9, quest'ultimo trova un triple-up mentre Lightbourne vince il piatto secondario e Billirakis si ritrova improvvisamente short, nonostante fosse il favorito.
Come se questo scoppio non bastasse, per Steve arriva l'eliminazione partendo ancora una volta avanti: va ai resti con A-Q e il solito Lightbourne chiama con K-Q. Sul flop si materializza un K e il due volte campione WSOP non può fare altro che alzarsi dal tavolo, deluso ma con 22.288$ in più.
A 9 left, purtroppo, perdiamo Alessio Isaia e anche il nostro connazionale è vittima dello scatenato Iaron Lightbourne: quest'ultimo apre da small blind con A-K e non esita a chiamare il push del Fabbro. Alessio parte dietro perchè gira K-10 e nonostante ci sia qualche speranza sul turn grazie a un 8 che apre un flush draw, il river è una q che lo condanna. Per lui un premio da 29.643$.
A questo punto è l'israeliano Idan Raviv a prendersi tutte le luci dei riflettori grazie a un gioco spettacolare ed aggressivo, come dimostra la 5-bet sul flop A-high con la quale ha costretto al fold il suo avversario Brett Radin. Quest'ultimo dichiara di aver foldato due Re e allora Raviv gira j . Per Radin arriva l'eliminazione in 8° posizione poco dopo.
Con l'uscita di Daniel Maor in 7° posizione, si delinea il final table, che vede protagonisti Raviv e Lightbourne. Il primo eliminato è Mike Watson (56.835$), a cui seguono l'inglese Craig McCorkell (82.467$) e Markus Gonsalves (122.586$), ultimo statunitense in gara.
Lightbourne si congratula con Raviv dopo la mano finale (photo courtesy Melissa Haereiti)
Si giunge quindi alla fase three-handed con un brasiliano (Manoel Filho), un britannico (Iaron Lightbourne) e un israeliano (Idan Raviv). Sembra una barzelletta, ma i tre non scherzano e se le danno di santa ragione, tanto che solo dopo due ore di intenso gioco troviamo il terzo classificato: all-in di Filho con 4-4, call di Raviv con Q-Q e per il sudamericano ci sono 186.108$.
Dura due ore anche l'heads-up, che risulta estremamente combattuto e ricco di colpi di scena. Alla fine è l'israeliano Idan Raviv a trionfare: un Lightbourne ormai corto manda tutto con q j e riceve il call dall'avversario che ha una coppia di Sei. Sul flop casca proprio un 6 e in questo modo Idan Raviv elimina anche l'ultimo avversario e porta a casa il primo braccialetto WSOP, oltre a un ricco primo premio.
Questo il payout:
1. Idan Raviv $457,007
2. Iaron Lightbourne $283,063
3. Manoel Filho $186,108
4. Markus Gonsalves $122,586
5. Craig McCorkell $82,467
6. Mike Watson $56,835