Quando il nome di battaglia con cui ti sei fatto conoscere online è "backdoorAK", e al tavolo finale live più prestigioso della carriera elimini un connazionale che ha AA con AK che fa.... backdoor trips, allora forse era il torneo del tuo destino. Così è stato per Fabio Peluso, diciassettesimo italiano a indossare un braccialetto da campione del mondo, ottenuto all'Opener Event delle WSOPE 2022.
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Fabio Peluso batte Savinelli nella festa italiana a Rozvadov: 17° braccialetto azzurro
Che fosse una giornata speciale per i colori italiani era lecito immaginarlo, visto l'alto numero di giocatori azzurri qualificati al final day del 350€ Opener Event delle WSOPE 2022. Quando poi 4 dei 7 italiani (6 e mezzo, considerando l'italo-francese Minicuci) presenti a inizio final day si qualificano anche al tavolo finale, allora c'è da prepararsi al botto. Prima, per la cronaca, erano usciti Alessandro Pagliuso 15° e Gianluca Cammarata 11°.
Il tavolo finale
L'atto finale parte col tedesco Wilke chipleader e il nostro Savinelli non lontanissimo. Poi l'esperto player campano fa in tempo a perdere un discreto pot contro Andrian che quest'ultimo cade vittima del solito Wilke che allunga al comando. Poi è Carlo a battere un colpo, eliminando in settima piazza il ceco Navratil in coinflip, poco prima di assistere al colpo che ha orientato il final table.
Proscia, Peluso e il colpo del destino
Gennaro Proscia e Fabio Peluso si ritrovano ai resti in uno dei più imparabili dei cooler, AA vs AK. Sembra lo spot ideale per rialzarsi, da parte del povero Proscia, che però deve fare le valigie dopo che a un K sul flop se ne aggiunge un altro sul river. E' il "backdoorAK", nickname storico di Fabio Peluso, che si materializza nel momento forse più importante (finora) della carriera, permettendo al pugliese di spiccare il volo, ai danni dello sfortunato connazionale.
Fabio cambia marcia, la pressione di Carlo
Peluso sale in cattedra e diventa chipleader, mentre Carlo Savinelli si occupa di eliminare Wilke al 5° posto. Quindi Peluso ha un board favorevole contro lo short Fluegel, QJ vs AK e flop con Q e J. Si rimane in 3 con Peluso avanti a 26 milioni, seguito da Savinelli con 17 e con l'ultimo tedesco in lizza - Stefan Vogt - short a 4,5 milioni.
Qui gli equilibri cambiano un po', perché Carlo Savinelli vince un pot importante, vola chipleader e poi prova a far valere tutta la sua lunghissima esperienza live mettendo pressione soprattutto a Peluso, vista la presenza del tedesco molto più short dei due.
Heads up con ribaltone
Poi Carlo rompe gli indugi ed elimina in prima persona Vogt, giungendo all'heads up in confortevole vantaggio:
- Carlo Savinelli 31,6 milioni
- Fabio Peluso 17,5 milioni
Sembra di stare per assistere al termine di un lungo inseguimento, durato per Savinelli più di una dozzina d'anni. Invece qualcosa si inceppa, Peluso prende fiducia ed è anche bravo a prendere valore da diversi piatti in cui prende un pezzo del board migliore di quello preso dal suo rivale.
Epilogo: Fabio Peluso è campione
Piatto dopo piatto, la situazione si ribalta completamente e si arriva all'epilogo che non ti aspetti. Limp di Carlo con A7 a fiori, Fabio lo mette ai resti e Carlo non gli fa nemmeno finire la parola.
Il board è lapidario:

L'abbraccio tra i due mette fine alla contesa, con un brusco trasloco di sentimenti che è quasi visibile: la gioia che passa tutta dalla parte del clan di Peluso, mentre a Savinelli rimane un'amarezza che forse nemmeno i molti anni di esperienza possono riuscire ad attenuare.
Alla fine, però, Fabio Peluso ha legittimato con un heads up condotto in maniera egregia la fortuna avuta in alcune fasi precedenti del final table. Questo il payout che ufficializza il 17° braccialetto WSOP per un italiano:

NB: ai primi 6 va aggiunto per ciascuno un ticket da 10.350€ per il WSOPE Main Event.