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6+ Hold'em

Tutti pazzi per il 6+ Hold’em: le reazioni e i consigli dei pro

Sono passati soltanto un paio di mesi da quando è comparso su PokerStars, eppure il 6+ Hold’em è già entrato nei cuori di tanti giocatori, professionisti e non. Su PokerStars.it, gli italiani ci stanno giocando relativamente da poco (è sbarcato solo una settimana fa), ma c’è poco da dire: il gioco piace.

Sul blog di PokerStars.com, alcuni regular della variante hanno dato il loro parere sul 6+ Hold’em, prodigandosi anche in qualche consiglio utile.

 

 

6+ Hold’em a tutta action

La parola d’ordine, ovviamente, è action. “Amo i giochi veloci”, ha dichiarato Roman Yitzhaki. “Mi sono capitate partite folli dove tutto il tavolo rischiava ad ogni mano. Ognuno ha il proprio approccio al 6+ Hold’em ed è divertente cercare di entrare nella testa di ciascuno”.

Sulla stessa falsariga il pensiero di Mike Watson: “È un gioco molto divertente, con alcune interessanti differenze strategiche. In molti modi è come l’Omaha, pur mantenendo la semplicità del Texas Hold’em.

Anche Max Silver è d’accordo: “Ho giocato molto sia Hold’em sia Omaha nella mia carriera, e penso che il 6+ offra un po’ di entrambi i giochi. Hai sempre due carte in mano, ma le equity sono molto più simili e i board tendono ad essere molto più dinamici, a causa dell’alta frequenza di scale”.

Ultimo, ma non ultimo, il commento di Peter Jetten: “Se avete letto i miei tweet, sapete che il 2019 è l’anno dell’action e a tal proposito, questo gioco è azione continua. Sono rimasto impressionato dalla forza che ha il 6+ Hold’em di attirare e stregare sia nuovi giocatori sia chi gioca a poker da tanti anni”.

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Chi se lo sarebbe mai aspettato?

Eliminare le carte dal 2 al 5 crea una serie di dinamiche quasi impensabili per il Texas Hold’em: Ho scoperto che JT suited è favorito rispetto a TT e questa cosa mi ha fatto uscire di testa”, ha rivelato Silver. “Dopo 8 anni da giocatore professionista è una boccata d’aria fresca poter giocare e imparare qualcosa di nuovo”.

Un gioco talmente ricco di colpi di scena che anche scegliere degli highlight delle proprie sessioni non è affatto semplice: “Ne ho viste così tante pur giocando allo Short Deck da poco, che è difficile raccontare i miei spot preferiti. Forse quando spesso trovi il mono-out, o rubi un piattone all’avversario, o fai un mega hero call”.

Ma forse la sorpresa più grande di tutti la spiega Mike Watson: Quando ho iniziato il 6+ Hold’em pensavo fosse un gioco stupido che dovevo imparare per giocare le serie high roller, ma oggi mi ritrovo a giocarci più di quanto non faccia con altre varianti.

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Qualche consiglio strategico per principianti

Se avete appena cominciato a giocare a 6+ Hold’em, i professionisti intervistati da PokerStars hanno qualche dritta da darvi:

  • Non abbiate fretta. Max Silver sottolinea come questo sia un gioco ad altissima varianza, dove spesso si finisce in all-in. Occorre imparare tutte le equity, in modo da scoprire come un progetto di scala bilaterale se la giochi alla pari o addirittura sia un pochino meglio di una top pair.
  • Abusate della fold equity. Sempre Silver ci consiglia di farlo il più possibile, perché un avversario che folda con il 30% di vincere il piatto è manna dal cielo.
  • Occhio alle differenze tra le mani. Yitzhaki ci fa notare come J-9 sia molto diverso da J-8, così come A-K da A-Q. Se J-) suited è molto forte, J-8 off non lo è!
  • Il limp non è il male. A differenza del normale Texas Hold’em, spiega Watson, nella struttura del 6+ fare limp fa parte della strategia, specialmente da early position: spesso è meglio fare solo call e vedere che succede, prima di investire troppo denaro.
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